Appendice all’articolo sul fisco: Tremonti…

… si dimostra per quello che è. Un… un… stavolta temo la querela. Parlando di riforma fiscale, lui propone che ci siano meno tasse sul lavoro e più sui consumi, quindi meno IRPEF ma più IVA. La sostanza non cambia, è sempre una riforma favorevole ai ricchi. Il motivo ce lo spiega Ernst Engel, che, a differenza di Giulio, era un economista, e quindi ci capiva qualcosa. Engel riscontrò che, all’aumentare del reddito, la percentuale dello stesso destinata all’alimentazione diminuisce, quella per la casa resta costante, la parte relativa alle utenze (gas, elettricità, servizi pubblici) diminuisce, mentre aumenta quella relativa ad altre categorie e al risparmio. Questo che significa? Che non puoi aumentare l’IVA tout court, perché colpisci i più poveri, e non i ricchi. L’IVA andrebbe aumentata per le “altre categorie” quindi beni di lusso, ma anche meno di lusso (come l’intrattenimento) e sul risparmio (ma da questo punto di vista sarebbe una catastrofe). Altra considerazione: Tremonti, tassando i consumi, dimostra ancora una volta di non avere capito nulla della crisi economica. Sono soddisfazioni.

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