La paura del crollo e la reazione della società civile

Il Giornale ci propina sondaggi vecchi di un mese.

Silvio Berlusconi fa un’impressionante campagna mediatica, rilasciando più di un’intervista all’ora.

Secondo me, il caso Noemi, il divorzio e la sentenza Mills hanno avuto il loro peso. Silvio è con le spalle al muro e, l’abbiamo visto in questi giorni, attacca qualunque cosa si muova.

Il declino di Berlusconi è iniziato. Ma la sua fine è ancora lontana: ha cominciato con il piazzare suoi lecchini al TG1 e a RaiUno, vedremo come tenterà di resistere questa caricatura di dittatorello dopo le elezioni.

Come scrive Max, «la cosa peggiore, in fondo, non è che lui sia o non sia colpevole delle nefandezze che gli vengono attribuite, alla fin fine è secondario. L’incubo vero è che agli italiani, in maggioranza, non frega assolutamente niente».

Serviranno tutte le nostre energie per continuare a fare informazione e far capire che Berlusconi non può governare alcun Paese civile, che la destra può avere, deve avere e merita di avere un leader degno di questo nome, che non abbia alcuna ombra alle sue spalle né un conflitto di interessi che gli impedisca di preferire il bisogno del Paese rispetto al bisogno delle sue aziende. E della sua fedina penale.

UPDATE: Lo scrive anche la Repubblica.

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