Un libero in meno

Avevo sentito di un giovane morto folgorato ad Agrigento, ho pensato ad un “normale” morto sul lavoro e non ho approfondito. Poi ho scoperto che si trattava di Giuseppe Gatì, balzato qualche tempo fa agli onori delle cronache (e alla mia attenzione) per una contestazione a Vittorio Sgarbi, durante la quale ricordava che quest’ultimo era…

Pietre miliari del giornalismo italiano /7

Che comiche. La Repubblica catastrofica scrive: VENTI dicembre 2012, ovvero 20-12-2012, ovvero la prossima fine del mondo. Prima riga primo errore: la data è 21-12-2012. L’articolista anonimo (evidentemente si vergognava di firmare una simile cagata) voleva dare spettacolo modificando la data in modo che riprendesse due volte il numero 2012. E qui siete già terrorizzati,…

A cena con un carabiniere

«Ma in base a che criterio fermate le persone ai posti di blocco?» «Dipende dalle giornate: se ci annoiamo fermiamo solo le ragazze.» «Quando usciamo dobbiamo tornare con qualche multa altrimenti il maresciallo s’incazza.» «Una volta eravamo a XXX (città del sud): al mattino alzabandiera e milleduecento persone a cantare l’inno d’Italia. La gente delle…

Strane pubblicità

C’è la pubblicità di un’automobile, nella quale una ragazza rimane chiusa fuori di casa senza vestiti (né chiavi per rientrare in casa, ovviamente). Allora prende la macchina, si veste rubando vestiti dagli stendibiancheria, dai cassonetti e altra roba che trova per strada (tipo una bandiera). Poi arriva al lavoro dove tutti l’applaudono. Ora, passi tutta…

Pietre miliari del giornalismo italiano /4

Tre minuti (dalle 20:04 alle 20:07, ovvero un decimo del “telegiornale”, oltre la metà dei cinque minuti dedicati a Obama) di cazzate inutili sull’inauguration di Obama al TG1. Curiosità di cui si può fare tranquillamente a meno, o da relegare al massimo in qualche rubrica a fondo o fuori del telegiornale. Tre minuti sprecati, durante…

Pietre miliari del giornalismo italiano /3

Sono impressionato della quantità di articoli che i pseudogiornali (Corriere e Repubblica in primis) hanno dedicato all’abito giallo oro damascato indossato da Michelle Obama, con tanto di interviste a noti stilisti italiani con pareri contrastanti. Invece di fare approfondimenti come invece ha fatto Panorama (con i dovuti limiti noti della testata). La domanda quindi sorge…