La ormai consueta filippica sul “perché al nord non succede?”, ogni volta che vado a trovare i miei.
Succede che se cammino su un marciapiede della città A di ~X abitanti, situata nel sud dell’Italia, sono costretto a fare lo slalom fra le cacche dei cani. Tutti randagi o padroni incivili?
Se invece cammino su un marciapiede della città B di ~X abitanti, situata nel nord dell’Italia, posso farlo a occhi chiusi, difficilmente ritornerei a casa con un ricordino spiacevole, basta evitare i prati. A tutti i randagi è stato chiuso lo sfintere o i padroni fanno almeno un po’ più di attenzione se non (addirittura) raccolgono il prodotto dal terreno?
La cosa mi addolora perché non è altro che una prova ulteriore dello scarso (in media) senso civico delle persone del luogo in cui sono nato e a cui comunque tengo. Ma pensando ad un fatto pratico: ci sono persone con difficoltà a camminare, le quali cercano di mantenersi in vita facendo due passi all’aria aperta. Essi non sono abbastanza agili da fare lo slalom e, anche e soprattutto se accompagnate da un figlio o da una badante, può creare addirittura situazioni pericolose (ad esempio se l’accompagnatore è costretto a scendere dal marciapiede).
(Per carità, non è che il nord sberluccichi di pulito – e c’è una bozza quasi pronta a riguardo – ma almeno si rispetta l’ABC della buona creanza…)
Photo credits | Grzegorz W. Tężycki (Opera propria) [CC-BY-SA-3.0-2.5-2.0-1.0], attraverso Wikimedia Commons
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