… Berlusconi è andata più o meno così. Berlusconi vide Di Pietro in tv, sempre in tribunale, sempre a parlare di corrotti e di tangenti. Silvio, allora, pensò che Di Pietro fosse uno dei maggiori imputati di Tangentopoli, dunque gli chiese di diventare ministro di Grazia e Giustizia, con l’intento di salvarlo dall’ingiusta persecuzione giudiziaria. Solo poi gli fecero notare che Tonino non era un imputato, bensì il pubblico ministero, addirittura onesto e incorruttibile. Berlusconi, per questo motivo, ne ebbe orrore e ci ripensò. Al suo posto come ministro della Giustizia propose poi Cesare Previti (corruttore pregiudicato). Adesso tutto quadra!
Se l’articolo ti è piaciuto, puoi incoraggiarmi a scrivere ancora con una donazione, anche piccolissima. Grazie mille in ogni caso per essere arrivato fin quaggiù! Dona con Paypal oppure con Bitcoin (3HwQa8da3UAkidJJsLRfWNTDSncvMHbZt9).4 Comments
Comments are closed.
Satira? bah! dentino avvelenato? ecco , adesso va meglio.
Cerco solo di ridere su una tragedia 🙂
Dipende dai punti di vista e dal mio e' Di Pietro la vera tragedia.
Che sia una questione di punti di vista, nessuno lo mette in dubbio.