Oggi mi tocca parlare un sacco de Il Giornale. L’editoriale di Vittorio Feltri titola: «Crocifissi vietati a scuola? I giudici Ue bevono troppo». Più avanti nell’editoriale conferma: sta parlando dell’Unione Europea.
Peccato, però, che l’UE non c’entri nulla: a Strasburgo ci sono due Corti, una è la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (per gli amici CEDU) che fa riferimento a Consiglio d’Europa, un’altra è la Corte di Giustizia delle Comunità Europee (CGCE) che invece è un organismo dell’Unione Europea.
Come ha sempre fatto (ovvero assecondare la parte peggiore della borghesia italiana) Littorio Feltri, un altro che scrive senza conoscere se non addirittura inventando, se la prende con la CGCE, ma la pronuncia è arrivata dalla CEDU. Dunque se proprio devi parlar male, devi parlare male non dell’Unione Europea, bensì del Consiglio d’Europa. A Feltri, però, non importa: il lettore medio del Giornale probabilmente non è neppure in grado di comprendere la differenza, mentre invece deve capire e assorbire al meglio le cazzate del direttore più amato da Palazzo Grazioli.
(via Ludovico Fontana, grazie a Leoman3000)
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Che ignoranza!!! Eppure bastava andare su Wikipedia 30 secondi per accorgersi che CEDU e CGCE sono due cose diverse e che la CEDU non dipende dall'UE… Forse è lui che beve troppo, non i giudici…
Bravo per aver fatto notare questa pietra miliare di giornalismo!
L.
Io non so se pensare a ignoranza o a un gratuito attacco alla UE. Feltri non è così chiaro (e infatti il suo compito non è informare…).
Oltretutto, la CEDU non si è nemmeno mai sognata di vietare i crocifissi: quindi al primo errore di facciata si aggiunge quello di contenuto.
Ho tradotto un paio di paragrafi dal testo della sentenza in un commento che ho postato sul sito http://www.donzauker.it . E' interessante anche l'utile precisazione che un altro frequentatore di quel blog ha aggiunto poco dopo.