Per la manifestazione della CGIL di oggi, il TG2 delle 13 ha accuratamente evitato le riprese dall’alto, privilegiando le immagini dalla strada, focalizzandosi, specialmente durante le interviste, sugli spazi vuoti (non ce l’hanno fatta con Dario Franceschini, che era letteralmente assediato dai giornalisti).
Conclusione del servizio con le interviste a Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri, i quali, dribblando accuratamente i contenuti della manifestazione, hanno sostanzialmente detto “son solo comunisti che festeggiano carnevale, lasciamoli perdere”.
La parte spassosa, però, è relativa all’UdC: una confusione totale. All’interno del medesimo servizio sulla manifestazione, ci hanno infilato pure i centristi, in un modo che ha del surreale. L’UdC, dice il “giornalista”, non era presente alla manifestazione perché impegnata nella costituzione del Partito della Nazione. Insomma, dicono un’assurdità per infilarci dentro qualcosa che non c’entra assolutamente niente.
Perché fare questo fritto misto? L’intenzione appare chiara poco dopo: Lorenzo Cesa ricordava che il PD si sta spostando a sinistra, che stanno diventando comunisti ((Dubito che questo possa accadere in questa dimensione dell’universo.)) , e che i riformisti del PD ((Giuro che ha usato questa definizione.)) dovrebbero aderire alla nuova DC che si sta costituendo attorno a Piercasinando Caltagirone, il quale, nel suo successivo intervento nel pomeriggio, ribadisce la medesima cosa davanti all’assemblea. Una grande scelta di tempo per il meno cattolico dei leader cattolici.
(Per la cronaca, forse non saranno stati 2,7 milioni al Circo Massimo, ma intorno al milione ci si arriva tranquillamente. Per la questura, comunque, c’erano solo un italiano, un tedesco e un cinese.)
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