Silvio Berlusconi si è messo in tasca all’inizio di quest’anno un assegno da 159 milioni, 335 mila, 953 euro e 92 centesimi. Una maxi-somma rara anche per gli imprenditori. Ma soprattutto superiore di oltre la metà ai 102 milioni che il presidente del Consiglio e indirettamente principale azionista del gruppo Fininvest-Mediaset si era messo in tasca solo un anno fa. Si tratta dei dividendi che gli hanno erogato le quattro società direttamente controllate, le holding prima, seconda, terza e ottava che controllano la maggioranza del capitale del gruppo Fininvest. Berlusconi è fra i pochi, pochissimi imprenditori italiani a essere diventato più ricco proprio nell’anno orribile della crisi finanziaria internazionale
Evidentemente questa faccenda influisce sull’umore di Berlusconi: la crisi, per lui, non esiste.
La manovra, però, è molto strana: non c’è dubbio che anche le imprese di famiglia verranno colpite dalla crisi economica. Perché, invece di sostenerle lasciando il denaro a disposizione, Berlusconi ha ritirato tutti i dividendi possibili e immaginabili? In altre parole, a cosa serviranno tutti quei soldi a Berlusconi?
E poi, chi ha corrotto David Mills?
via | Berlusconi batte la crisi – PRIMO PIANO – ItaliaOggi
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