Ieri sera Seamus_The_Dog ha deciso di rovinarmi la serata mostrandomi un’immagine (che vi risparmio, anche perché piena di orrori di grammatica e di altro genere). Questa slide, pur non presentando simboli del M5S, diceva che i soldi per pagare il programma del Semplice Doge Grillo (fra cui il reddito minimo di cittadinanza, locuzione che non ha alcun senso (( Prima o poi scriverò qualcosa sulla differenza fra reddito minimo, salario minimo, reddito di cittadinanza e sussidio di disoccupazione. )) ) ci sono eccome, e ammonterebbero a oltre 300 miliardi.
Peccato però che si tratti di:
- numeri esagerati, il ricavato è nettamente inferiore;
- soldi lordi, ovvero non comprensivi delle spese che genererebbero il loro recupero (ad esempio le penali per il ritiro da un progetto);
- si sommano insieme somme una tantum e somme che invece vengono recuperate nel giro anche di molti anni (si fa finta, insomma, che i soldi siano recuperabili istantaneamente).
Vediamo nel dettaglio questo elenco (le parole in grassetto sono copia-incolla dal “programma”, così come le ho trovate, errori inclusi).
- Recupero soldi slot machine: 98 miliardi → la Corte dei Conti ha già tagliato tale cifra a 2 miliardi;
- Lotta all’evasione fiscale “ad alti livelli”: 80 miliardi → Significa diventare come la Germania: è un processo che dura anni e serve una riforma del fisco e un cambio di mentalità degli italiani. Pensare di recuperare 80 miliardi di evasione in un anno quando pure sotto Padoa-Schioppa non riusciamo a recuperarne 10 l’anno è da sognatori sotto l’effetto di droghe pesanti. Magari un giorno, impegnandoci sempre e non mandando al potere chi promette condoni ogni anno, fra qualche anno ce la faremo;
- Accordo Svizzera: 30 miliardi → servono anni per avere cifre molto, molto inferiori, circa un terzo, una tantum: la trattativa è in alto mare, e più hai fretta di risolvere il contenzioso e meno ricaverai (senza dimenticare la faccenda del condono di cui sopra e ammesso che le somme depositate in Svizzera siano ancora in Svizzera, cosa di cui è lecito dubitare);
- Eliminazione del progetto TAV Torino-Lione: 26 miliardi → 26 miliardi è la spesa totale del progetto, la quota italiana è di molto inferiore – tralasciamo piccolezze come le penali e le liti con l’Europa;
- Rinegoziare il debito pubblico 20 miliardi → fare default? I costi sarebbero immensamente superiori ai benefici;
- Caccia “f15″ 19 miliardi → L’Italia non possiede Caccia F15. forse si riferiscono agli F35? Sono comunque soldi spalmati su decenni, il risparmio annuo è nell’ordine dei 300 milioni;
- Revisione privilegi vaticano 15 miliardi → Per l’UAAR, nota associazione filo-vaticana, il Vaticano ci costa 6 miliardi e spiccioli;
- Ricetta elettronica 11 miliardi → la ricetta elettronica vale 2 miliardi, forse si intendeva parlare di un progetto ben più ampio di digitalizzazione della sanità, che vale grosso modo quella cifra, ma servono altri anni;
- Tetto massimo pensioni a 5000€ 10 miliardi → vale un terzo del dichiarato, se tutto va bene;
- Auto blu 6 miliardi → Costano 2 miliardi l’anno (perlopiù in spese per personale: tagliarle con l’accetta significa creare disoccupati, ma che ce frega). A 6 miliardi forse arrivi se tagli il parco macchine di Carabinieri e Polizia di Stato, ma poi li voglio vedere a inseguire i criminali con le bici;
- Tagli personale militare da 190.000 a 150.000 unità 5 miliardi → Come dice ammette lo stesso sito, sono spese risparmiate spalmate su più anni (si ricorda che gli odiatissimi generali citati come fonte di spreco sono meno di 600, non 40mila). Parliamo comunque di una riduzione del costo del personale di circa un terzo (il 70% del bilancio della Difesa, pari a 20 miliardi), e le forze armate sono un ammortizzatore sociale. Quindi stiamo parlando di molti meno quattrini;
- Costi standard Sanità 4,3 miliardi → Pare sia cifra corretta, ma servono sempre anni;
- Eliminazione Equitalia 1,3 miliardi → Prima si fa la lotta senza quartiere all’evasione e poi ne abolisci uno strumento chiave (anche se odiato per motivi pure giusti, talvolta)?
- Dimezzamento costi parlamento 1 miliardo → Il Parlamento costa meno di 1,7 miliardi, quindi parliamo di 850 milioni (e per arrivare a tale cifra vanno licenziate persone);
- Accorpamento province 600 milioni → abolendole si risparmierebbe meno di un terzo; accorpandole ancora meno (a meno che non si licenzi un po’ di gente, con le solite conseguenze depressive);
- Eliminazione finanziamento pubblico partiti 400 milioni → Siamo sui 200 milioni l’anno, pure meno.
Se restano in piedi 20 miliardi spalmati su più anni è un miracolo, che probabilmente andrebbero usati in maggiore spesa per il welfare, visto che i soldi “veri” sono principalmente nelle voci che prevedono il taglio degli stipendi pubblici.
Morale della favola, la solita: diffidate sempre da chi vi promette la luna. Vuole distrarvi per sfilarvi il portafoglio.
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Confesso che il dubbio che Grillo non fosse un genio in economia e, soprattutto, che non avesse l’ossessione di fornire informazioni verificate ai suoi elettori/ascoltatori/webadunati e affini mi era venuto a proposito della sua esaltazione dell’Argentina, in rapporto a quella che dovrebbe essere la nostra politica monetaria, secondo lui e i suoi consiglieri. Ma l’Argentina non è ad un passo dal secondo default in 12 anni? A sentire tanti amici che vi abitano, non è un paradiso, la vita è grama e le prospettive non sono rosee.
Adesso si imbrodano ignorando la realtà. Quando arriverà il default argentino diranno che è colpa dei turbocapitalisti venusiani. Regolare.
lasciamo stare l’Argentina per favore, ho avuto modo di lavorare con un loro service center da oltre 400 dipendenti e tre clienti che seguo, laggiù hanno dei siti.
Sono alla frutta sia economicamente che politicamente, la ricetta è spendere di più sperando che un domani arrivino dei soldi, se no facciamo un altro crack ma tanto ci rialziamo.
Teniamo presente quanto segue:
Con tutto questo l’Argentina ha risorse primarie (materie prime), cosa che all’Italia manca; non penserete davvero che le Falkland interessino per il paesaggio?
Un sistema sindacale assente.
Salari meno che ridicoli, un programmatore medior arriva a stento a 800 euro al mese e un inflazione che viaggia sul 20%
Chi sta bene sono quelli che riescono ancora a cambiare la valuta locale in dollari.
Normalmente i ricchi.
Tornando sull’argomento del post, anch’io quando l’ho visto ho riso (per non piangere), mescolare mele e pere è l’esercizio di chi ama vendere fumo, e applicando pedissequamente quella formula siamo di nuovo dello spendere oggi contro delle entrate future domani, un po’ quello che ci ha portato ad avere un debito che ci uccide.
lasciamo stare l’Argentina per favore, ho avuto modo di lavorare con un loro service center da oltre 400 dipendenti e tre clienti che seguo, laggiù hanno dei siti.
Sono alla frutta sia economicamente che politicamente, la ricetta è spendere di più sperando che un domani arrivino dei soldi, se no facciamo un altro crack ma tanto ci rialziamo.
Teniamo presente quanto segue:
Con tutto questo l’Argentina ha risorse primarie (materie prime), cosa che all’Italia manca; non penserete davvero che le Falkland interessino per il paesaggio?
Un sistema sindacale assente.
Salari meno che ridicoli, un programmatore medior arriva a stento a 800 euro al mese e un inflazione che viaggia sul 20%
Chi sta bene sono quelli che riescono ancora a cambiare la valuta locale in dollari.
Normalmente i ricchi.
Tornando sull’argomento del post, anch’io quando l’ho visto ho riso (per non piangere), mescolare mele e pere è l’esercizio di chi ama vendere fumo, e applicando pedissequamente quella formula siamo di nuovo dello spendere oggi contro delle entrate future domani, un po’ quello che ci ha portato ad avere un debito che ci uccide.
E’una cosa che sta girando su Facebook (a me l’hanno postata con tanto di simbolo M5S) e’la stessa anche perché anche in quella di cui parli c’è l’errore dell’F15. Non ho avuto il tempo di approfondire ma ad un primo esame era arrivato alle stesse conclusioni. Alcune cifre sono sbagliate e si pretende di coprire voci di spesa ordinarie con entrate straordinarie. Inoltre le attuali pensioni d’oro non si possono toccare in quanto diritti acquisiti e l’abolizione delle province cmq non comporterebbe l’eliminazione del costo del personale amministrativo che non potendo essere licenziato verrebbe semplicemente sostato ad altra amministrazione.