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Il governo delle tasse è il governo Berlusconi: impariamo a ripeterlo ogni giorno

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Vladimir Menkov [GFDL, CC-BY-SA-3.0 or CC-BY-SA-2.5-2.0-1.0], via
Fra i tanti commenti che si possono fare sul ritorno di Berlusconi e sul ritiro del PdL dalla maggioranza, bisogna tenere presente la questione strategica. Berlusconi si prepara a tornare in campo in stile 1994, con la retorica anticomunista (a 23 anni dalla caduta del muro di Berlino) e, soprattutto, contro le tasse.

Tutto questo avviene proprio a ridosso del pagamento dell’ultima rata dell’IMU, e quindi nel tentativo di intercettare il malumore. E chissenefrega se, considerando che ci sono ancora un triliardo di questioni aperte e non rimandabili, il gesto del PdL è irresponsabile: Berlusconi deve mandare al Parlamento i suoi burattini bugiardi, e se cambia la legge elettorale, se si approva la legge sull’incandidabilità, non potrà farlo

Il punto peggiore è un altro: Berlusconi non ha niente da perdere e tutto da guadagnare, per cui sarà pronto a sparare qualunque menzogna. Poco fa alla Camera Cicchitto, evidentemente con l’Alzheimer in aggravamento, ha attaccato il governo Monti perché ha introdotto l’IMU.

Ma l’IMU è stata introdotta dal governo Berlusconi con il decreto legislativo del 14 marzo 2011, otto mesi prima dell’arrivo di Monti. Ed è stata introdotta per TUTTI i cittadini perché Berlusconi aveva abolito l’ICI ai ricchi, creando un buco nelle casse dello Stato per diversi miliardi. Monti non ha fatto altro che anticipare l’applicazione dell’IMU per evitare di finire tutti a gambe all’aria.

Il governo dell’IMU, il governo della patrimoniale immobiliare contro la classe media, non è il governo Monti, ma il governo Berlusconi. Il governo che ha legato l’Italia all’austerity europea è il governo Berlusconi, nel 2011, ed era troppo debole e poco rispettato per poterne sottolineare l’effetto nodo scorsoio. E tutte le tasse che sono state introdotte dal governo Monti sono state votate (fra gli altri) dal partito di Berlusconi. Se guardiamo bene, insomma, il vero governo delle tasse, il vero partito delle tasse è in primo luogo quello di Berlusconi, che, tra l’altro, in un decennio al governo, non le ha mai, mai, MAI abbassate, se non creando buchi neri nelle casse dello Stato cui hanno dovuto porre rimedio prima Prodi e poi Monti.

Nel corso degli anni i governi Berlusconi hanno sempre, sempre, sempre, sprecato soldi pubblici, aumentato la spesa corrente, tagliato quella per gli investimenti, abolito tasse ai ricchi (l’ICI, ma anche l’imposta di successione, per fare un altro esempio) e creando buchi di bilancio che poi altri hanno dovuto riempire. A prescindere da quale governo ha introdotto o alzato questa o quella tassa, se oggi la pressione fiscale è alle stelle, se oggi siamo strapieni di tasse da pagare, la causa che ha generato quelle tasse è l’irresponsabile governo di Berlusconi.

Sta iniziando la campagna elettorale più sanguinosa degli ultimi lustri, e si giocherà tutta sulle tasse. Cominciamo ad affilare le armi e a non avere paura: chi ci ha stretto la corda al collo prima di Monti porta il nome di Silvio Berlusconi, e dobbiamo ripeterlo fino allo sfinimento.

Se il partito delle menzogne prenderà più del 20%, sappiate che questo Paese merita di affondare più velocemente di quanto non stia già facendo.

E lo farà, statene certi.

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