Come previsto, continua la pausa della corsa dei mercati azionari nel corso della settimana conclusasi venerdì: i timori riguardano ancora la Grecia e la sua lunga agonia, ma non mancano motivi di ottimismo. Lunedì l’Eurogruppo (e quindi l’Ecofin, martedì) dovrebbe approvare il piano di aiuti al Paese ellenico per un totale di 130 miliardi di euro, dopo che il Parlamento e i principali leader dei partiti greci hanno approvato misure e piani di austerity volte a rendere il bilancio greco più snello e sostenibile (previe riforme che permettano il rilancio dell’economia).
Non c’è però solo la Grecia sul tavolo: il prezzo del petrolio è schizzato a quota 120 dollari il barile nel corso della settimana, a segnalare l’acuirsi della crisi mediorientale che incrocia le rivolte in Siria con la prova di forza dell’Iran sul nucleare. Nei giorni scorsi, infatti, due navi da guerra iraniane hanno varcato il canale di Suez per giungere sulle coste siriane. Tuttavia l’aumento del greggio è in parte imputabile anche alle migliori prospettive circa la ripresa di molte economie mondiali, compresi gli USA, che nel corso della settimana hanno mostrato un miglioramento del proprio stato di salute.
L’Italia, intanto, cade in recessione in senso tecnico: la stima flash sul PIL ha infatti evidenziato una caduta dell’economia dello 0,7% nell’ultimo trimestre del 2011, che segue il calo dello 0,5% del terzo trimestre. Nel 2011 la crescita è stata comunque positiva, sia pure di pochissimo (+0,4%), mentre nel 2012 la decrescita dovrebbe continuare per un ulteriore calo del 2% secondo il Fondo Monetario Internazionale. Notizie più precise circa l’andamento dell’economia italiana, tuttavia, dovrebbero giungere non prima di giugno.
La settimana dovrebbe aprirsi all’insegna della tranquillità sul fronte macroeconomico, grazie al mercato americano fermo per la festività dei Presidenti, tuttavia lunedì gli occhi saranno puntati sulla riunione dell’Eurogruppo, cui seguirà, martedì, il vertice fra i ministri della Finanze dell’Eurozona. Ai due meeting parteciperà Mario Monti, nella veste di Ministro dell’Economia.
Mercoledì verranno rilasciati i sondaggi dei direttori degli acquisti in Europa, importanti dati che possono aiutare a predire l’andamento dell’economia nel prossimo futuro. Secondo gli analisti, i sondaggi dovrebbero segnare la continuazione del momento di ottimismo già segnalato dalle rilevazioni di gennaio. Seguiranno, nella stessa giornata, i dati relativi agli ordini all’industria in Europa, anch’essi previsti in miglioramento. Negli USA l’attenzione si rivolgerà alle vendite di case esistenti, importante indicatore di momentum dell’economia, poiché le persone spesso decidono di acquistare una casa quando si sentono fiduciosi nel futuro e sono disposte ad impegnarsi finanziariamente anche per tempi molto lunghi, come nel caso dei mutui, ma anche a causa di effetti più immediati, come l’acquisto di mobilio e oggetti vari per arredare la casa appena acquistata (si tratta del cosiddetto “ripple effect”).
Giovedì in Germania verranno resi noti i dati IFO sull’attività economica del Paese, particolarmente interessanti per via del ruolo che la locomotiva tedesca ha per l’Europa. Nel pomeriggio, dall’altro lato dell’Atlantico, verranno rilasciati i consueti numeri sui nuovi sussidi di disoccupazione richiesti: gli analisti si attendono un lieve rialzo delle domande a 355mila unità contro le 348mila della settimana scorsa. Il mercato del lavoro americano resta tuttavia ben impostato sulla via del recupero.
Venerdì, infine, toccherà a Germania e Regno Unito rendere nota la variazione dei propri Prodotti Interni Lordi, mentre negli USA verranno resi noti la fiducia dei consumatori e soprattutto i dati sulla vendita di nuove case.
Photo credits | Xavier Häpe (http://www.flickr.com/photos/vier/192493917/) [CC-BY-2.0], via Wikimedia Commons
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