Sbagliare la matematica elementare delle pensioni

K626 Requiem Dies IraeArticolo aggiornato dopo la pubblicazione.

Una lettrice echo boomer, rosemiryam, mi segnala questo articolo di un professore de La Sapienza che, pur dicendo un bel pacco di cose giuste, arriva (per motivi che capirete a fine articolo) a una conclusione completamente sganciata dalla realtà, poiché si basa su una premessa assolutamente cretina, e cioè che le riforme pensionistiche degli anni passati hanno funzionato, poiché dal 1998 in poi la differenza fra contributi versati dai lavoratori e le pensioni erogate ai pensionati è positiva, sottintendendo che sarà così anche in futuro. Un’evidente scemenza.

Intanto vediamo come si calcola (per sommi capi: ci sarebbe da fare un discorso infinito sul sistema previdenziale e assistenziale e i loro rapporti, ma evito di uccidervi) questa differenza; è molto semplice. Siano:

  • a il contributo medio versato dai lavoratori;
  • b la pensione media erogata (1084 euro per l’INPS)
  • x il numero di lavoratori
  • y il numero di pensionati

La differenza si ricava facilmente: a*x – b*y. Consideriamo un sistema in cui il rapporto fra pensionati e lavoratori è o,7 a 1, ovvero supponiamo che vi siano 70 pensionati e 100 lavoratori, come è oggi in Italia (in verità dovremmo essere a 0,74 [17 milioni di pensionati su 23 milioni di lavoratori], ma siamo buoni). A pareggio, cioè per a*x – b*y = 0 ricaviamo che il contributo medio è 758,8.

Come ben sappiamo, in futuro molte persone andranno in pensione (oggi gli over 65 sono un quinto degli italiani [ovvero ci sono 5 milioni di babypensionati] e la tendenza all’invecchiamento è ben nota), ma queste persone non saranno “sostituite” da altrettanti giovani, sicché il rapporto fra pensionati (e non lavoratori) e lavoratori arriverà a poco meno di 1 a 1, ovvero in futuro, nel nostro sistema, ci saranno, per esempio, 95 pensionati e 100 lavoratori. Se lasciamo fermi pensione media e contributo medio, il saldo migliorerà o peggiorerà? Ovvero, se prima il saldo era zero, sarà adesso positivo o negativo? La risposta è ovvia: diventa negativo, e non di poco.

Ceteris paribus, il saldo oggi positivo è destinato a deteriorarsi. È necessario agire su una o più delle variabili sopracitate. Ed è qui che il calamaro diventa sugoso.

Quali variabili sono state toccate nel corso degli anni?

Se l’articolo ti è piaciuto, puoi incoraggiarmi a scrivere ancora con una donazione, anche piccolissima. Grazie mille in ogni caso per essere arrivato fin quaggiù! Dona con Paypal oppure con Bitcoin (3HwQa8da3UAkidJJsLRfWNTDSncvMHbZt9).

8 Comments

  1. Complimenti per il tuo blog. Spero non ti offenda dicendo che fai una opera di divulgazione politico-economica di alto profilo. Per chi, come me, non capisce un’acca di economia, é una manna dal cielo.

    Come diceva qualcuno qualche tempo fa, é talvolta sgradevole da leggere, ma del resto come precisi nel sottotitolo “cerchi di dire cose sensate”. Purtroppo, per dire cose sensate bisogna affrontare la realtá. E la realtá di oggi non é particolarmente gradevole. Grazie ancora.

  2. Tooby for President!!!!
    Come dice il mio omonimo Marco, spesso ti incazzi mentre leggi un articolo su questo blog, ma sono cose che una persona con un pò di informazione ed un minimo di cervello capirebbe al volo.
    purtroppo un popolo di lobotomizzati dal GF che si informa sul TG1 ha ormai perso ogni minima capacità di ragionamento, e la classe politica (ivi compresi anche i tecnici attualmente al governo e i sindacati) ne approfitta per i propri comodi. e noi giù a sputare sangue e soldi per riempire le loro tasche…

    1. Ti ringrazio, purtroppo di motivi per incazzarsi ce ne saranno a josa, perché il governo Monti sta perdendo il manico del coltello e alla fine i casi saranno due, e non saranno alternativi: o pagherà chi non ha una casta a fare rumore,cioè i più deboli, finché non rimarrà più niente o (e) questo Paese farà lo spettacolare default che merita.

  3. Mi farebbe molto piacere leggere un tuo commento sul taglio agli stipendi di deputati e senatori che sarà deciso dal Parlamento……. chissà cosa si proporranno di tagliare???
    Forse smetteranno di viaggare gratis, mangiare alla faccia nostra, o addirittura dimezzarsi lo stipendio…….  non si potrebbe fare un referendum su questo argomento???….. come lo si potrebbe proporre???
    Continua così che vai forte !!

    1. L’argomento è molto inflazionato: se giri fra i miei articoli degli ultimi giorni, mesi, anni, trovi tanti riferimenti a riguardo, senza contare che la campagna di informazione è fortissima anche nel mainstream, visto che è un argomento che fa vendere copie. Tutti sanno che i parlamentari prendono troppo, solo i parlamentari non ci arrivano a capirlo.

      Per cui preferisco fare informazione su altri temi meno conosciuti e ignorati dai media. Grazie per il tuo commento. 🙂

Comments are closed.