Il motivo è semplice: l’acquisto di BTP da parte della BCE ha fatto credere al Governo italiano di potere continuare a non fare nulla.
Giovedì si riunirà la BCE, come ogni primo giovedì del mese, e terrà banco una domanda: continuare a comprare titoli di Stato italiani oppure no?
Immaginatela voi la risposta. C’era un patto fra BCE e Governo italiano (la famosa lettera): la BCE dà un po’ di ossigeno all’Italia comprando BTP, l’Italia fa una manovra che mette in ordine i conti.
Dopo un mese la BCE nota che il patto è stato disatteso dall’Italia che continua ad annacquare la manovra sovrastimando le entrate con misure che dire fantasiose è dire poco (ormai aspettiamo che per far quadrare i conti Tremonti preveda la caduta di un meteorite pieno d’oro sul suolo italiano). Scilipoti addirittura propone un nuovo condono, non sapendo, nella sua già ben dimostrata ignoranza, che quella è la via greca al default.
Considerando tutto questo, se voi foste la BCE, dareste fiducia a un Governo che vi sta prendendo per i fondelli? Io personalmente no. Se proprio dovessi continuare la politica di acquisti, comprerei Bonos spagnoli per due ragioni ben note:
- Zapatero, dopo avere annunciato le dimissioni, ha varato una manovra vera;
- Fra pochi mesi la Spagna avrà un governo pienamente legittimato.
Voi no?
Sono passati 15 minuti da quando ho cominciato a scrivere questo pezzo e lo spread fra spread è arrivato a 36 (368 fra BTP e Bund, 332 fra Bonos e Bund).
Tanti auguri e buona patrimoniale. Che non ci salverà, ma ce lo faranno credere.
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