La resa dei Tremonti

Il 10 novembre 2010 scrivevo un articolo in cui rimproveravo a Mario Sechi di non capire una mazza.

Sechi affermava che il fatto che lo spread BTP/Bund fosse sui massimi non significasse nulla, mentre io ribattevo che ciò che contava fosse il trend e che se si fanno nuovi massimi significa che c’era un’alta probabilità che tale spread continuasse a salire.

Concludevo con una frase che oggi sembra una profezia: «stiamo coi ca**i».

Nel grafico seguente, fornito da Phastidio, ho evidenziato due punti:

il primo indica il massimo cui si riferiva Sechi il 10 novembre, il secondo il massimo di 210 del 30 novembre successivo, di cui ho parlato in quest’altro articolo.

Cos’è successo poi? Lo spread ha tentato di effettuare il nuovo minimo (sotto quello di luglio 2010) che avrebbe dato ragione a Sechi, ma ciò non è avvenuto visto che non ci sono state significative novità circa la schifosissima situazione dell’economia, pertanto concluso il consolidamento il trend ha continuato per la sua strada fino al nuovo massimo sopra i 300. Purtroppo per Sechi (ma più per noi comuni mortali) il trend resta ancora pericolosamente positivo (ma penso l’abbiate capito da soli guardando l’immagine).

Personalmente non credo che sia ancora finita e ribadisco il mio stiamo coi ca**i.  Il titolo che Phastidio dà al suo post sembrerebbe confermarlo come pure la sua tagline:

Andrà molto peggio, prima di andare meglio

Preparatevi: la speculazione non c’entra niente, il problema resta un sistema economico in putrefazione.

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