Lo scherzo telefonico del finto Vendola a Sallusti, nel momento in cui cessa di essere divertente, diventa un simbolo della decadenza del giornalismo italiano.
Sallusti, direttore de il Giornale, parlando voce a voce con il presunto governatore della Puglia, come fa il bravo servo, si piega. Notate come trasuda il servilismo. Mi sembra una reazione da cane di Pavlov: se ha un potente davanti, lui si piega. Fosse stato il vero Vendola, alla fine Sallusti avrebbe salutato dicendo: «con la mia faccia sempre dove sappiamo»
Che brutta fine per la stampa, che cane del potere dovrebbe essere, ma cane da guardia, non da passeggio.
(Scritto in Frittole, estate quasi millecinque)
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