La Finlandia e le multe commisurate al reddito

Fine betjente Frederiksberg
EPO via
Vengo a sapere che in Finlandia le multe riguardanti infrazioni al codice della strada sono commisurate al reddito, ovvero più guadagni e più paghi.

La ratio della norma non è affatto sciocca: una multa da cento euro pesa diversamente per una persona che guadagna mille euro al mese rispetto ad una che ne guadagna diecimila. Non è tanto una questione economica, quanto di sicurezza: se io so che il massimo che posso beccarmi per eccesso di velocità è 400 euro, se ne guadagno diecimila in un mese sarò particolarmente incentivato a superare i limiti perché, il più delle volte, il peggio che mi può capitare è incappare in un vigile (spesso neppure quello). Il rischio di provocare incidenti è sempre ritenuto piuttosto basso, e spesso lo è davvero (salvo in caso di alterazione delle capacità psicofisiche).

Il punto è che chi ha abbondanti disponibilità economiche ha un incentivo in più a non rispettare il codice della strada, e dunque fare del male a sé stesso e soprattutto ad altri.

Con multe proporzionate al reddito questo incentivo dovrebbe diminuire: per quanto un top manager di una grande multinazionale guadagni milioni l’anno, dubito che gli piaccia ricevere una multa a 5 o 6 zeri ((Afferma La Settimana Enigmistica che a un dirigente Nokia toccò una multa da 116000 euro per essere andato sopra il limite per “appena” 25 kmh)) , mentre probabilmente una contravvenzione da 100 euro non riesce neppure a leggerla («Mi prendono in giro, non esistono banconote sotto i 200 euro…»).

Ovviamente alle multe verrebbe applicato un minimo (non è che i nullatenenti possono fare quello che vogliono). In questo caso ci sarebbe anche una conseguenza positiva ulteriore: dovendo andare a verificare il reddito, si può incrociare il dato con l’automobile guidata. Se il tizio guadagno troppo poco per la Ferrari che guida, scatta il controllino dell’Agenzia delle Entrate, e se non c’è una spiegazione adeguata, pure un ulteriore supermulta per evasione fiscale, che si spera lo renda nullatenente per davvero.

Se non sapessi che una cosa del genere non può accadere in Italia, visto che i parlamentari sono i primi a non volere rispettare le norme (quello che si fa portare a spasso da un’ambulanza, quell’altro che vuole l’immunità contro le multe per i parlamentari…), starei morendo di orgasmi.

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2 Comments

  1. Come sempre i finnici hanno molto da insegnarci… Quanto è cambiato dai secoli in cui era l'Italia ad esporatare civiltà in tutto il mondo!!!

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