Abbiamo già detto della vicenda del PdL escluso dalla provincia di Roma. Vediamo alcune conseguenze del giorno dopo.
La provincia di Roma è fondamentale per vincere nel Lazio, visto che lì abiteranno tre quarti dell’intera Regione.
Che sia stato un errore grossolano è evidente, tanto che qualche maligno ipotizza che sia stato Silvio Berlusconi a “chiedere” di arrivare in ritardo alla presentazione delle liste, per fare uno sgarbo a Gianfranco Fini, visto che Renata Polverini, candidata del PdL, è in quota AN. Fantapolitica, ma rispecchia una situazione vera all’interno del partito di maggioranza relativa.
Abbiamo avuto reazioni stizzite di alcuni esponenti del centrodestra (Gianfranco Rotondi, ministro, li ha definiti una banda d’incapaci, rivolto ovviamente ai suoi compari di governo); Francesco Storace, noto democratico, ha parlato di colpo di stato; tanti altri poi hanno tirato fuori la storia che qualcuno ha impedito fisicamente l’ingresso ai rappresentanti di lista, nonostante vi siano decine di testimoni, oltre che video, a dire il contrario; oppure del fatto che non si possa escludere il maggiore partito d’Italia solo perché non ha rispettato le regole. Ci sono poi anche tanti candidati ora virtualmente esclusi che si sono incazzati, visto che hanno già pagato fior di euro per attaccare i propri manifesti abusivi, in virtù del condono preventivo che le Camere stanno approvando (se non già approvato).
Meraviglioso è stato l’intervento della candidata Polverini, che ha fatto appello a Giorgio Napolitano, al fine di salvaguardare la democrazia, dimenticando che democrazia è anche il rispetto delle regole.
Nessuno, a parte Rotondi e pochi altri, hanno avuto il coraggio di fare mea culpa: la Polverini ha anche detto «c’era gente che ha impedito fisicamente la presentazione della nostra lista». Al che mi viene da darle ragione: solo che codesta gente altri non erano che i rappresentanti del PdL, non certo i soliti comunisti talebani.
Ripeto: io non credo che il PdL verrà escluso, e anzi quasi spero il contrario, almeno per non sentire i soliti quattro lobotomizzati urlare e fare le vittime per un errore che è tutto loro, e in qualche modo lo faranno rientrare dalla finestra. Ma questa vicenda grottesca e le conseguenze viste sinora mi fanno capire che qui c’è qualcuno con qualche grosso problema nel capire come funziona una democrazia.
Per non parlare del rispetto delle regole in generale.
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