Non viviamo nel Paese delle meraviglie e non siamo nella trentaquattresima strada. Ciò che si sta annunciando in questi giorni sui media governativi, TG1 in primis, è una presa per i fondelli di quelle più subdole.
Il fatto è semplice: si cerca di spacciare una dilazione delle tasse per un taglio delle tasse. Se devi pagare 100 euro di tasse, continuerai a pagarne 100. La differenza è che non ne pagherai 99 a novembre e 1 a giugno, bensì 79 a novembre e 21 a giugno.
Questa manovra, secondo quel genio che è Paolo Bonaiuti (il quale addirittura afferma che si trattava di un punto del programma elettorale), dovrebbe servire a far ripartire i consumi in vista del Natale. Addirittura le mancate entrate sarebbero coperte dallo scudo fiscale: grande Giove, adesso devo fare il tifo per i criminali per sperare che il mio Paese non vada in bancarotta!
Peccato però che non sia così. Il contribuente potrebbe comportarsi in due modi rispetto a questa notizia:
- È disinformato e si mangia tutto quello che risparmia;
- È informato e tutto quello che farà, al massimo, sarà investire la cifra risparmiata in titoli a brevissimo termine.
Voglio ritenere che la maggioranza della gente sia informata: per questo motivo l’impatto sui consumi sarà minimo. Sapendo che quei soldi dovranno uscire a distanza di pochi mesi, il contribuente non li spende. Punto e basta.
Il piccolo impatto che avrà grazie a spero una minoranza di contribuenti boccaloni sarà comunque compensato da un calo uguale e contrario quando quei soldi dovranno essere effettivamente sborsati.
In tutto questo, l’unico beneficio che vedo in questa semplice messinscena mediatica per rincoglionire le masse, è che chi è un po’ a corto sul conto corrente, andrà un po’ meno in rosso e dovrà pagare meno interessi passivi. Tuttavia questo comporterà una nuova perdita di tempo, visto che ormai le rate da pagare erano già state belle e calcolate. Per questo motivo il falso risparmio potrebbe essere anche minore del previsto, visto che se non ne varrà la pena, molti contribuenti semplicemente ignoreranno la nuova misura.
Tutto il resto sono favolette: non mangiatevi ciò che credete di risparmiare, perché non lo risparmiate. Non è un taglio delle tasse, è la solita presa in giro del governo.
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