Guido Scorza segnala che è stato assegnato in commissione un progetto di legge a firma dei deputati Gaetano Pecorella e Enrico Costa (entrambi del Popolo della Libertà, ma che ve lo dico a fare) che già nel primo articolo con una semplicità spiazzante equipara i siti internet (aventi natura editoriale, il che può significare qualunque cosa) alla stampa.
Ad un primo sguardo il pdl parla anche della stampa non periodica, specificando, ad esempio, che si devono pubblicare le rettifiche su richiesta della parte offesa su giornali a tiratura nazionale indicati da quella parte stessa, a proprie spese.
Presto cercherò di fare un’analisi più approfondita del pdl, che merita seriamente attenzione perché ha molte possibilità di passare. Va comunque detto che il primo articolo è la chiave di tutto: ancora una volta si ignora che la rete, pur avendo certamente bisogno di essere regolata, non può essere assoggettata alle stesse norme della stampa, ovvero a norme che furono scritte nel 1948, quando non esisteva neppure la RAI.
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