Sono sconvolto da come tanti partiti (a cominciare dall’Italia dei Valori – che delusione) stiano pensando solo ai primi due referendum, dimenticando completamente il terzo, il più condivisibile di tutti, da tutti, qualunque sia il colore politico: l’abolizione delle candidature multiple. Oggi, grazie al meccanismo che si cerca di abolire, non solo non scegliamo nulla (a causa delle liste bloccate), ma addirittura un terzo dei parlamentari viene scelto direttamente da cinque o sei persone, che hanno letteralmente potere di vita e di morte su questo o quel candidato, semplicemente scegliendo dove farsi eleggere.
Il candidato deve essere legato al territorio: Silvio Berlusconi, ad esempio, è stato eletto in Molise, ma era candidato ovunque. E con lui molti altri capipartito e tenenti degli altri partiti, che una volta eletti, hanno scelto (loro, non noi) chi dovesse prendere il loro posto.
Questa è una furbata da abbattere: non seppelliamo queste referendum insieme agli altri due, perché non ci azzeccano l’uno con gli altri. La scheda VERDE va ritirata e votata, almeno quella. Potete rifiutare le altre schede o votare no, il quorum si calcola singolarmente per ogni referendum, quindi se ne votate uno solo non aiutate gli altri.
Sulla scheda VERDE apponete un convintissimo SÌ!
Per una spiegazione semplice dei tre quesiti referendari, cliccate qui per leggere il mio articolo precedente. Leggete anche l’importantissima precisazione qui.