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Quando il Parlamento non crea leggi, ma crimini

Ci sono leggi ingiuste, ma sono leggi, e le rispetto.

Ci sono leggi vergogna, ma sono leggi, e le rispetto.

Ci sono leggi assurde, ma sono leggi, e le rispetto.

Ci sono leggi criminali, mafiose, ma… no, quelle non riesco a rispettarle.

Non si può impedire alla stampa di informare. Non si può impedire di rendere pubblici atti che sono già pubblici. Non si può intercettare solo i sicuri colpevoli, perché i sicuri colpevoli si arrestano, mica si intercettano. Non si può pensare di contrastare un fenomeno secolare come la mafia con intercettazioni di sei mesi. Lo scopo della legge è anestetizzarci, rincoglionirci, fare in modo che non ci sia possibile indignarci, protestare: perché le intercettazioni non sono processi, è vero, ma sono parole fissate sul nastro, dunque scritte. Se uno dice una cosa, l’ha detta e basta. Se dei mafiosi intercettati dicono di non nominare Marcello Dell’Utri, lo dicono. Se Silvio Berlusconi consiglia ad un direttore della RAI, concorrente della sua Mediaset, in barba a ogni conflitto di interessi, di ingaggiare delle tipe del suo harem, lo dice. Se Minimo D’Alema si masturba mentre parla con i furbetti del quartierino perché gli hanno comprato una banca, è lì, anche se il Parlamento ordina (illegalmente) alla magistratura di fare finta che non esistano.

E lo stesso vogliono fare a noi. Noi, gente onesta, che non c’entriamo nulla in quella legge, perché se abbiamo la coscienza pulita, non avremo timore di parlare al telefono. Ci interessano altre cose, come la crisi, ma la priorità, evidentemente, è salvare i criminali dalla giusta galera, non il Paese dalla sua crisi ventennale. I criminali devono continuare a prosperare, mentre i precari, i disoccupati devono morire di fame (anche così si abbassa il tasso di disoccupazione, no?)

Queste e molte altre cose (ad esempio incostituzionale) è la legge contro le intercettazioni, che il governo, per fare un favore a criminali (compresi quelli che i leghisti, a parole, solo a parole, vorrebbero combattere) e mafiosi, ha blindato con il voto di fiducia, che è la ciliegina sulla torta, perché il suo scopo è impedire che i parlamentari onesti della maggioranza possano opporsi a questo crimine contro la legge, contro la Giustizia.

Questa non è una legge ingiusta, né vergognosa, né assurda. Questa legge è un crimine.

Per questo, se ne avrò la possibilità, mi asterrò dal seguirne il dettato. In altre parole, disobbedirò civilmente.

E adesso, arrestate anche me.

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