Voi tutti saprete che Bill Clinton, ex presidente degli Stati Uniti, è stato sottoposto ad una procedura di impeachment. Quel che non tutti sanno è il vero motivo: nell’immaginario collettivo è la fellatio ricevuta da Monica Lewinsky, ma in realtà fu messo sotto processo per avere mentito dicendo di non averla mai ricevuta, addirittura di averla conosciuta. Insomma, il motivo è l’aver mentito al popolo americano.
Oggi la Repubblica riporta un articolo a firma Massimo Giannini che rivela che Silvio Berlusconi conosceva bene Noemi Letizia, una “cara amica napoletana del presidente” e che l’aveva anche presentata al “bel mondo”. Dunque Silvio Berlusconi avrebbe mentito agli italiani.
Questo spiega perché il premier è così reticente nel volere parlare di questa storia e perché, invece di rispondere alle dieci domande poste da la Repubblica sulle contraddizioni in merito a questo caso, va all’attacco. La contraddizione è fortissima: ieri ha dichiarato di non avere mai conosciuto l’avvocato David Mills, ma pensateci un attimo. Come mai il premier non conosce un avvocato ex marito di un ministro del Regno Unito che ha creato il sistema di scatole cinesi usate per creare fondi neri per Fininvest, la sua azienda, mentre invece conosce uno sconosciuto dipendente comunale, che lo chiama al cellulare e gli raccomanda candidati alle Europee, candidati che affermano a loro volta di non conoscere questo Elio Letizia (il padre di Noemi)? Sia chiaro che è una cosa possibilissima, ma Berlusconi non vuole spiegarci come sia possibile. E no, non sono fatti suoi.
Berlusconi si sta ingarbugliando in una rete che lui stesso ha creato, ed è visibilmente in difficoltà, cosa che lo porta a fare colpi di testa. Ad esempio, dopo le motivazioni della sentenza Mills aveva annunciato un suo prossimo discorso alle Camere, ma poi è uscito fuori il codardo che è in lui, grazie ai miti consigli delle sue colombe di partito. Al momento avrebbe rimandato a dopo le elezioni il discorso, che probabilmente terrà solo al Senato per evitare il faccia a faccia con il suo avversario di sempre, Antonio Di Pietro.
Qualcuno ha scritto che dopo le Europee comincerà la discesa di Silvio Berlusconi (cui si aggiungerà pure l’effetto della gestione attendista della crisi economica). Io però non sono così ottimista: credo che dopo le elezioni (anzi, dopo il G8 di luglio) comincerà una nuova fase del berlusconismo. E temo una virulenza senza precedenti.