Strani i cattolici: amavano Berlusconi quando era peccatore, lo amano meno ora che non lo è più

Termometro Politico, parlando dell’ultimo sondaggio effettuato, afferma che il consenso del Popolo della Libertà viene eroso dal divorzio di Silvio Berlusconi, che non piacerebbe ai cattolici.

Peccato, però, che la notizia del divorzio di Berlusconi dovrebbe, al contrario, far sentire meglio i cattolici, visto che pone fine ad una situazione di peccato, essendo Berlusconi ancora sposato (per la Chiesa cattolica) con l’ex moglie.

In altre parole, il problema non è essere divorziati (che per la Chiesa non conta, per un versetto del vangelo secondo Marco, mi pare – che dice più o meno che ciò che Dio unisce l’uomo non può dividere), bensì essere risposati, ovvero vivere con una donna diversa, quindi venire meno al dovere di fedeltà. Divorziando dalla seconda moglie questa situazione di peccato, invece, cesserà.

A pensarci bene, i cattolici democristiani che poi lo votarono non avrebbero dovuto sopportare Berlusconi sin dal principio, da quando già divorziato risposato scese in campo nel 1994, ma evidentemente c’è qualcosa che non riesco a capire.

Mistero della fede?

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