I deputati italiani al Parlamento europeo fino ad ora godevano degli stessi privilegi dei “colleghi” di Camera e Senato, come alti stipendi, rimborsi forfettari (come quelli per i portaborse, spesso e volentieri pagati in nero) e possibilità di assumere parenti stretti.
Dalla prossima legislatura, però, le cose cambieranno, poiché la gestione del trattamento economico passerà dalle mani degli Stati nazionali a quelle dell’Unione Europea. Lo stipendio sarà unico per tutti i deputati europei, e per gli italiani passerà dagli attuali 134mila a 81mila. Finite anche pacchie varie: aboliti i rimborsi forfettari, visto che bisognerà presentare un rimborso dettagliato delle spese sostenute.
Divertente anche la parte riguardante gli eurodeputati assenteisti, una piaga che interessa soprattutto gli italiani, che spesso andavano a Strasburgo solo virtualmente (o al massimo per vacanza). Chi si assenta, infatti, potrà vedersi tagliato lo stipendio fino al 50%.
Poveri deputati, adesso dovranno mettersi a lavorare…