Baffino D’Alema ha rilasciato un’intervista a la Repubblica. Mi sono sbellicato dalle risate.
[Invece che alle dimissioni di Veltroni] avrei preferito che si arrivasse a discutere tutti insieme in un congresso, senza questo trauma
In un partito che a ottobre sarebbe arrivato demolito fino a diventar polvere, è più facile farsi i cazzi propri. Un trauma è proprio quello di cui aveva bisogno il PD, perché si riparta (almeno potenzialmente) in modo diverso. Si chiama distruzione creatrice.
Quella conferenza stampa [durante la quale Veltroni ha annunciato le dimissioni] indetta al termine di una riunione del coordinamento hanno assistito i membri del coordinamento, del governo ombra, i collaboratori e i dirigenti del Pd. Io non ho nessuno di questi incarichi. E se mi fossi presentato dopo, sono sicuro che avreste scritto “ecco, D’Alema è venuto a godersi la fine del suo nemico”. Mi creda, qualunque cosa avessi fatto, non avevo scampo
Insomma, l’ignavo ha preferito non prendere posizione, perché tanto lo avrebbero criticato comunque. Che statista.
Rispondo che io me ne sono già andato da un pezzo [dalla dirigenza del PD]. Vorrei che fosse chiaro a tutti un concetto definitivo: io non faccio parte di alcuna “struttura” dirigente del Pd, da quando il Pd è nato. Io non ho nessun incarico, nessuna poltrona da difendere.
Come avevo detto qualche giorno fa, D’Alema ha preferito iscriversi ma non esporsi, perché se le cose fossero andate bene sarebbe stato anche merito suo (“guardate, ho la tessera, sono bravo anche io!”), al contrario la crisi del PD non sarebbe stata colpa sua. È accaduta la seconda ipotesi e adesso Minimo mette avanti le mani, come previsto.
Spero solo che ora si creino le condizioni per una migliore collaborazione, e si possa finalmente cominciare a lavorare insieme
Insomma, ci sta facendo un pensierino a tornare a comandare.
La mia vecchia sezione Ds contava 427 iscritti, era un centro vivace, pieno di iniziative. Quando abbiamo fatto il Pd, e abbiamo dato vita alla cosiddetta “elezione per adesione”, sono venute a votare 687 persone. Da allora, più nulla. Il tesseramento è iniziato con grande ritardo. Oggi la sezione ha 120 iscritti, e non ha più neanche una sede. Casi analoghi sono avvenuti in tante parti del Paese. Oggi il Pd ha grosso modo la metà degli iscritti che avevano i Ds”.
Ah, ecco, vuole tornare ai bei tempi dei DS: in tal caso lui sarebbe il segretario naturale.
un grande partito, su un tema come questo [il testamento biologico], non può non capire che deve discutere, deve rispettare la diversità, ma alla fine deve arrivare a una sintesi.
Ma anche no: specialmente su un tema come questo va lasciata libertà di coscienza, perché il parlamentare deve agire senza vincolo di mandato nel solo interesse del Paese, non del partito. Andiamo Minimo, l’hai mai letta la Costituzione?
Berlusconi non ha mai detto di avere una vocazione maggioriaria e fa una politica accurata delle alleanze. Sta cercando di recuperare l’Udc, e in Sardegna ha cercato addirittura il Patrito sardo d’azione.
Berlusconi l’UDC e il PSdA se li vuole mangiare dentro il PdL: D’Alema si è accorto che per questo motivo alle politiche dell’anno scorso l’UDC ha deciso di andare da sola e non in coalizione? Lo ha dimenticato? Che genio.
Pur non facendo parte del gruppo dirigente, mi prendo le mie responsabilità. In questi mesi ho più volte chiesto di essere messo in condizione di dare un contributo, e spesso sono stato trattato come uno che cercava solo una collocazione
Non dice quali sono le sue responsabilità: se le prende, ma non dice quali sono. Anzi, poi aggiunge che la colpa è di tutti gli altri che sono stati cattivi con lui. Magari se si fosse occupato meno della sua fondazione ReD e al suo bimestrale che esce cinque volte l’anno, se non avesse pensato solo alla sua corrente, forse le cose sarebbero andate diversamente. Invece no, la colpa è sempre degli altri.
Ho stima di Franceschini. Se questa sarà la soluzione, avrà bisogno di un forte consenso, perché prima delle elezioni di giugno si dovranno sciogliere nodi complessi, a partire dalla collocazione del Pd tra le famiglie politiche europee, altro tema che abbiamo rinviato troppo a lungo
La domanda era: «L’ipotesi di una segreteria di traghettamento affidata a Franceschini la convince?». Voi la ritenete una risposta? D’Alema, la convince sì o no? D’Alema, Franceschini le piace sì o no? Lui risponde senza prendere posizione, come al solito. D’Alema la boa: sa solo galleggiare.
Quanto alle primarie, non sta a me dare indicazioni. Qualunque cosa io dica può essere usata contro di me.
Cvd. Uno che non conoscesse D’Alema, alla fine di questa intervista, si chiederebbe in quale partito stia.