Siamo ormai a diciotto ore dalla chiusura dei seggi e siamo ancora al 90% di voti scrutinati (incredibile). Il vantaggio di Cappelacci è aumentato fino a nove punti, 51,9% contro il 42,89% di Soru.
Da evidenziare, ancora una volta, il dato delle coalizioni: fra il centrodestra e il centrosinistra c’è un divario di diciotto punti, il doppio rispetto alla differenza fra i candidati. Questo risultato salva la faccia di Soru, che si era dimesso proprio per contrasti con la sua maggioranza.
PD sotto il 25%, chissà se ai piani alti vorranno capire che serve una svolta e serve subito, non “pacatamente, ma anche a ottobre”, perché non si può aspettare di vedersi ridotti alle percentuali dei DS o della Margherita prima di accorgersi che qualcosa non va. E Veltroni, gentilmente, se ne vada.
Avanza in Sardegna l’Italia dei Valori e questa può dirsi una buona notizia.
Boom dell’UdC, con parte dei voti probabilmente disgiunti.
Rifondazione scende poco sopra il 3%, ma le sinistre si confermano, se prese congiuntamente, sopra il 4% fatidico di sbarramento per le europee, anche questo può essere un segnale.