Nel 1997 l’Inter acquista Ronaldo dal Barcelona, pagando l’equivalente di 25 milioni di euro di allora.
Nel 2008 il Milan acquista Ronaldinho dal Barcelona, pagando 21 milioni di euro (più eventuali altri 4 se il Milan si qualificherà per la Champions, totale 25 milioni di euro). Perfino Marina Berlusconi avrebbe sgridato il padre per avere speso troppo (e dire che qualche tempo fa di milioni ne aveva offerti 60).
Poi uno si sorprende se la Spagna vince l’Europeo.
Insomma, gli spagnoli acquistano brasiliani a poco prezzo, li usano e poi li vendono: quando Ronaldo arrivò all’Inter, non fece altro che farsi male di continuo. 25 milioni di euro regalati. Ronaldinho ha avuto una serie di infortuni nell’ultimo anno, cosa che non lascia presagire bene (e il prezzo è crollato da 60 milioni di euro ad appena 25). E intanto con questi soldi la Spagna che fa? Investe nei vivai, sia interni che esteri, e i frutti si vedono: pur lasciando a casa un certo Raul, Aragonés ha vinto Euro 2008.
E in Italia? Prendiamo le tre squadre che hanno vinto lo scudetto in calcio, basket e pallavolo. La prima è l’Inter, che aveva in rosa quattro italiani su 28, dei quali tre portieri di riserva più Materazzi, l’unico italiano a giocare. La Montepaschi Siena ha in rosa quattro italiani (e mezzo) su quattordici elementi. Per la Itas Diatec Trentino, su quattordici giocatori ce ne sono sette italiani, ma nella formazione tipo ve ne rientra solo uno (Birarelli) più il libero Bari.
La situazione non cambia granché fra le altre big dei vari campionati. E quali sono i risultati? A Pechino c’è una nazionale Under-21 che presenta solo la metà della rosa (i club hanno boicottato le Olimpiadi: paradossalmente, il Milan ha impedito a Bonera di andare a Pechino, ma lo permette sia a Ronaldinho che a Pato). Per quanto riguarda il basket, consoliamoci: l’Italia non si è qualificata né fra gli uomini, né fra le donne. Per gli uomini, l’europeo di Spagna 2007 è stato una tragedia, soprattutto con una nazionale che aveva raggiunto la finale dell’Olimpiade di Atene nel 2004 (arrivando più avanti addirittura degli USA) e che nel 2005 aveva vinto i giochi del Mediterraneo. Per quanto riguarda la pallavolo maschile, l’Italia si è qualificata, a mio avviso, abbastanza per il rotto della cuffia e da quanto ho visto, dubito riuscirà a fare granché.
Insomma, si aprono troppo facilmente i portafogli per importare stranieri e si trascurano le promesse nostrane, perché credono, ai piani alti, che con gli stranieri non si riuscirà solo a vincere, ma anche a dare spettacolo e prestigio. Ma non c’è nulla di più falso, anzi la storia ha dimostrato il contrario. Ma poi, mandare qualche talent scout in Brasile a cercare giovani talentuosi per portarli in Italia per quattro soldi, non sarebbe meglio? O hanno paura di finire operati di appendicite?
Intanto la Spagna va, ci supera ovunque e comunque, con tranquillità (leggevo qualche giorno fa su Metro di una classifica della qualità della vita in Europa, con Spagna prima e Italia ultima). Tanto ci pensano Moratti e Berlusconi a regalare soldi agli spagnoli: Moratti compra tutto il comprabile e Berlusconi compra a qualsiasi prezzo (non dimentichiamoci Lentini: un giocatore di media categoria che Berlusconi pagò quaranta miliardi – per fare un paragone, la Juventus aveva comprato un certo Roberto Baggio appena due anni prima per 18 miliardi).
Ora, non voglio dare la colpa anche dell’inflazione dei prezzi dei giocatori a Berlusconi: è in buona compagnia (lo paragono ad Abramovich, ma anche questo signore qui non è uno stinco di santo…) però anche lui ci mette del suo (ok, i soldi non gli mancano, alla fine se gli permettiamo di avere una televisione e tanta pubblicità abusive, anche a costo di pagare noi la multa all’Unione Europea, poi i soldi sono suoi e può farci quello che gli pare).
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