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Fuori dal mondo

Francesco Rutelli, candidato sindaco di Roma, ha oggi proposto di dotare donne e anziani di braccialetto elettronico, affinché possano segnalare con esso un’aggressione subita.

Trovo una cosa del genere oltremodo pazzesca: una misura del genere, oltre a non risolvere un granché, è anche un’intrusione terribile nella privacy delle persone.

Mi sono reso conto che riguardo il problema della privacy c’è un’ignoranza pazzesca, che porta a ritenere il cittadino medio che il diritto alla privacy sia un diritto secondario. Invece è un diritto primario, visto che con i nostri dati personali, oltre a farci soldi senza saperlo, soggetti terzi possono intromettersi in faccende che non vorremmo fossero di dominio pubblico, e magari fare ancora più danni di quelli che vorrebbero risolvere. Figuriamoci il caso in cui, con questo braccialetto, qualcuno (chi, poi?) può essere in grado di sapere dove sto andando, cosa sto facendo, anche e soprattutto quando non sono in pericolo. Cos’è, l’inizio del Grande Fratello?

Poi non riesco a capire: io, cittadino onesto, che mi faccio i fatti miei, che prendo l’autobus, il tram, la metro che più mi aggrada, dovrei sacrificare la mia libertà e la mia privacy per sentirmi al sicuro da qualche balordo che dovrebbe marcire in galera? Ma le forze dell’ordine che ci stanno a fare? A mangiare ciambelle? Manganelli è forse il commissario Winchester travestito?

Non parliamo poi di Gianni Alemanno, l’altro candidato sindaco di Roma, che vorrebbe istituire un commissario straordinario per la sicurezza (così non solo paghiamo le forze dell’ordine ordinarie, ma pure quelle straordinarie, mentre basterebbero le prime a mantenere l’ordine, ovviamente se in Parlamento non si votassero leggi pro criminali). Senza dimenticare il colpo di genio della Lega Nord, che vorrebbe istituire ronde di privati cittadini (e chissà, per appendere alla forca qualche extracomunitario che si trovava nel luogo sbagliato al momento sbagliato).

Non capisco se questi signori (Rutelli, Alemanno e altri casi clinici simili) sono ancora fra noi o se vivono in un mondo tutto loro.

Senza dimenticare che il caro Rutelli votò l’indulto, mentre il partito di Alemanno si è fuso con un partito (Forza Italia) che ha voluto e cercato l’indulto (senza dimenticare altre misure che hanno favorito, oltre che Berlusconi, anche i criminali comuni), senza tuttavia votarlo. L’indulto, lo ricordo, ha cancellato anche i reati di cui si sono macchiati persone vicine ai partiti (per esempio, coperto da indulto è stato il voto di scambio fra mafia e politici, nonostante l’Italia dei Valori di Di Pietro avesse presentato un emendamento che doveva cancellare quest’abominio). Tuttavia, entrambi (sempre Rutelli e Alemanno) ora improvvisamente ritornano sulla Terra per notare quali effetti abbiano avuto simili provvedimenti, e si preoccupano del problema sicurezza. Per non parlare degli altri compagni di scranno, momentaneamente distratti dalla solita questione della spartizione delle poltrone, e che si sono accorti di un problema presente da anni, regolarmente riportato in auge da omicidi e rapine, ma mai risolto (vorrei vedere, con quest’incertezza della pena che dilaga nel Paese, nessun criminale pensa di andare in prigione per qualche anno).

Complimenti, cari politici, ottimo lavoro anche stavolta.

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