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L’impaurito Cavaliere disperato

Silvio Berlusconi attacca il suo rivale Walter Veltroni perché quest’ultimo non vuole partecipare ad una nuova puntata di Porta a Porta, bloccando di fatto quella già registrata da Berlusconi.

Il Cavaliere si è subito alterato, e ha detto che la RAI è in mano ai comunisti. Ancora una volta si dimostra un bugiardo che mente sapendo di mentire: vogliamo ricordare (solo un esempio fra i più recenti) che Berlusconi dava (dà?) indicazioni sul palinsesto RAI ad Agostino Saccà, ex direttore generale della RAI e presidente di RAI fiction? E questo sarebbe il controllo della sinistra sulla RAI?

Veltroni ha respinto l’invito di Bruno Vespa a registrare una trasmissione che avrebbe dovuto fare da contraltare alla omologa trasmissione di Berlusconi. L’ennesima intervista in ginocchio, magari con tanto di banchetto per turlupinare di nuovo gli italiani con un altro contratto.

Veltroni ha respinto l’invito perché voleva un confronto faccia a faccia con Berlusconi. Ma Berlusconi ha rifiutato. Perché? Lui si appella alla par condicio (che lui tanto odia), ma in realtà il confronto è permesso, e il motivo del rifiuto è un altro.

Paura: ecco il motivo del rifiuto del Cavaliere. Un incontro con il suo rivale lo vedrebbe ancora una volta come sconfitto. Berlusconi è troppo abituato ad avere intorno amici e compagni di partito ruffiani e giornalisti in ginocchio, non è in grado di tenere testa ad un confronto reale, e lo ha dimostrato anche con Lucia Annunziata, quando, ormai messo alle strette da una giornalista che faceva il suo lavoro senza inginocchiarsi, fu vinto dalla paura, si alzò e se ne andò. L’incapacità di Berlusconi di reggere un contraddittorio, che è l’asse portante della democrazia pluralista. E come possiamo dimenticare i match in cui Prodi lo aveva sconfitto (uno e due), pur essendovi arbitri leggermente…poco imparziali? E questo non lo dico certo io, bensì i due (allora) fedeli alleati, Fini e Casini, come potete leggere in questo articolo, in cui i due bacchettano Berlusconi. E nello stesso articolo, leggiamo come il Berlusconi sconfitto aveva poi mostrato il peggio di sé, insultando il suo avversario.

L’insulto all’avversario (che il Cavaliere ha fatto allora come ha fatto oggi) è l’ultima spiaggia del disperato che non ha argomenti.

Il Cavaliere potrà anche vincere le elezioni (sempre che riesca a governare da solo), ma è evidentemente un uomo privo di idee per il Paese, un uomo politico finito, che corre, ed è sempre più evidente, per soddisfare i propri interessi, come ha già fatto in passato. Berlusconi non ha ideali da seguire, si professa liberale, ma con i fatti ha dimostrato che liberale non è. Berlusconi non può dare alcunché al Paese. Può solo continuare a portarlo a fondo con lui.

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