Il Bignami del Grillo: V considerazioni

Valepert mi invia un bignami sul politico Beppe Grillo (ispirato a questo articolo): si tratta di un vademecum in 5 punti volto a mostrare il più sinteticamente possibile come l’ex comico genovese utilizzi le medesime categorie retoriche e i medesimi contenuti tipici dei totalitarismi.

1. VAFFAN****! VAFFAN****! VAFFAN****! 

Il fatto che Beppe Grillo urli non vuol dire che abbia ragione; il fatto che scimmiotti l’uomo dal balcone di Piazza Venezia non fa ridere. Non è satira, ma solletico per quella parte di ognuno di noi a cui piace la tranquillità del totalitarismo.

2. Internet, inceneritori, Vaffan****!

In politica ogni partito è rappresentanza di persone che hanno valori comuni. L’unico punto di convergenza tra i sostenitori di Grillo è l’amore per Internet e la differenziata e la critica contro gli inceneritori. Su temi più generali (come lavoro, sanità, impresa) c’è vaghezza totale. Il non avere un’ideologia è esso stesso un’ideologia, e per di più Grillo la impone come unica strada verso l’unica Verità, e ciò contrasta con il pluralismo, elemento fondante di una democrazia.

3. Non piace? Vaffan****!

Il M5S non è democrazia. Il capo decide tutto: chi non è d’accordo viene espulso. I candidati sono scelti in maniera poco trasparente e non meritocratica: le liste dei candidati al Parlamento sono piene di trombati in elezioni locali. Grillo rimane il riferimento del movimento anche se palesemente incompatibile con i criteri scelti per i candidati del Movimento, essendo stato condannato per omicidio colposo.

4. Eià Eià Vaffan****!

Dirigismo, scarsa trasparenza, abolizione di sindacati e partiti, niente ius soli, paura dei rom, violenza verbale, infallibilità del capo, idea di Verità unica e assoluta, retorica esasperata, qualunquismo, complotto demoplutopippospiderman. Sono solo alcuni dei punti che rendono Grillo vicino al totalitarismo. In assenza di argomenti Grillo la butta sullo sfottò: anche ridicolizzare l’avversario è tipico dei totalitarismi, si pensi alle vittime dell’olio di ricino, costretti a ridicolizzarsi pubblicamente coi pantaloni sporchi dei propri escrementi.

5. E comunque Vaffan****!

I grillini generalizzano sostenendo che chiunque faccia politica sia corrotto. Trovano quindi logico affidarsi ad un capo non democratico, guidato da uno spin-doctor (Casaleggio) che sostiene il totalitarismo. Chiunque abbia una visione politica differente viene aggredito verbalmente e accusato di far parte di un complotto. I contenuti proposti da Grillo devono essere accettati senza il vaglio della razionalità.

Nota di Tooby: nel frattempo, sulla scarsa democrazia di Grillo è intervenuto bene anche Giovanni de Mauro

(Per questo articolo la politica dei commenti è emendata come segue: ogni critica è sempre bene accetta qualunque sia la provenienza; ai grillini, tuttavia, per decisione di Grillo e Casaleggio, è vietato parlare al di fuori della piattaforma messa a disposizione da beppegrillopuntoitte™. Ergo, se costoro desiderano commentare ripetendo a megafono quanto scritto o detto da Grillo e similari senza aggiungere il proprio pensiero critico, dovranno farmi pervenire un’autorizzazione firmata [anche digitalmente] da Grillo o Casaleggio. Non prendetevela con me, è una decisione dei vostri leader: avete bisogno di un’autorizzazione per esprimere il vostro pensiero).

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