In questi giorni si parla tanto di gabbie salariali. In estrema sintesi significa che persone che svolgono il medesimo lavoro in diverse zone d’Italia devono guadagnare la stessa cifra in termini reali. In altri termini ancora, devono essere in grado di comprare il medesimo numero di pagnotte di pane, e se a Milano quelle pagnotte…
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[Pillole di storia italiana]: le elezioni del 1948 e la prima legislatura repubblicana
La scorsa settimana ci siamo fermati all’entrata in vigore della Costituzione italiana. Oggi tratteremo delle elezioni del 1948, con le quali la democrazia italiana tenta di compiere i primi passi. (Ne approfitto per segnalarvi l’indice di questa rubrica presso questa pagina per chi volesse ricominciare da capo) Verso le elezioni: la Democrazia Cristiana. Il presidente…
[Economics for dummies] Ancora sul costo del lavoro
Visto il grande successo (in termini di traffico e di commenti) dell’articolo precedente (riguardante la non vera contraddizione in termini fra bassi salari e alto costo del lavoro) e visto che oggi ho un esame correlato all’argomento 😀 , voglio lasciare qualche appunto per approfondire la questione.
Il lavoro costa troppo, ma gli stipendi sono bassi…che significa?
Poco fa il commissario europeo all’Economia Joaquin Almunia ha affermato che il costo del lavoro è troppo alto. La cosa può sembrare incredibile se pensiamo che gli stipendi degli italiani sono quelli che sono cresciuti meno e che quindi sono relativamente più bassi. A prima vista può sembrare una contraddizione, ma in realtà la cosa è molto diversa.
Pazzia o furbizia? Paradossi al governo
Ieri si leggeva che il Governo Berlusconi, attraverso Tremonti, programmavano che l’inflazione, in Italia, avrebbe raggiunto l’1,7%. Un scherzo, ho pensato. Invece no, fanno sul serio. Vediamo perché: come si vede in questo grafico, l’inflazione in Italia non scende sotto il muro del 2% dal 1999 al 2005, raggiunge poi l’1,9% alla fine dell’anno, per…