Nel 1994 il governo Berlusconi doveva affrontare l’emergenza Mani Pulite. L’affrontò rendendo più difficile il lavoro dei magistrati, in particolare con il decreto Biondi che, nella sostanza, apriva le porte del carcere a corrotti e corruttori (per farli uscire, chiaramente), in modo che smettessero di confessare ai magistrati. Tutto questo mentre l’opinione pubblica era distratta…