Minipost del 2009-11-17

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4 Comments

  1. Ho dato un'occhiata al Coroners and justice bill e non mi pare che ci sia un solo punto in cui si faccia riferimento ai reati di defamation o slander. Potrei anche sbagliarmi, ma credo che sia meglio documentarsi direttamente alla fonte.
    Dubito, peraltro, che la questione nel Regno Unito vertesse sulla diffamazione in sè, ma sulla “seditious libel” (che, benché non applicata, mi pare sia tuttora in vigore), che è figura ben diversa e di matrice spiccatamente politica (latamente assimilabile ai reati puniti dagli artt. 278, 290 del nostro c.p.).

    Aggiungo, infine, che nel tanto decantato Regno Unito il reato di blasphemous libel è stato abrogato soltanto nel 2008, mentre da noi la Corte costituzionale ha provveduto a far piazza pulita dell'art. 402 c.p. (vilipendio alla religione dello stato) già nel 2000. Chi è più garantista della libertà d'espressione?

  2. Ancora loro, se permetti. Non ho tempo per approfondire la questione, ma ti consiglio di chiedere lumi al giornalista che ha scritto l'articolo linkato.

  3. Ogni tanto non farebbe male svolgere una piccola verifica, non credi?

    Il giornalista si è limitato a tradurre un comunicato stampa non vero di un'associazione inglese sulla libertà d'espressione. Il comunicato è tanto infondato che nemmeno quest'associazione ha modificato la sua <a href=”http://www.article19.org/advocacy/defamationmap/map/?dataSet=defamation_legislation” mappa mondiale sul reato di diffamazione.

    Non solo, la situazione stando all'Economist – e non a me, che sono evidentemente un ignorante – sembrerebbe essere molto diversa: basta vedere qui .

    Perdonami, infine, ma certi luoghi comuni sul garantismo britannico potremmo anche evitarceli. Basterebbe solo considerare la loro lunga tradizione di soppressione dei più elementari diritti per gli indagati per reati ricollegabili al terrorismo (prima dell'IRA, ora quello internazionale di matrice Al Qaeda). O, tanto per restare su un piano più comune, il fatto che per poter appellare una sentenza, sia necessario il leave del giudice che l'ha emessa. O, ancora, il fatto che nel Regno Unito non esista una costituzione in senso proprio.

    In Italia, casomai, pecchiamo per eccesso di garantismo (oltre che per la pessima qualità della produzione normativa dell'ultimo ventennio)…ma forse è più facile ragionare per luoghi comuni.

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