E insomma ieri Monti ha presentato la sua manovra. Finalmente.
Domani pubblicherò il mio commentino. Intanto ci possiamo godere uno spread in calo di 80 punti rispetto a ieri, chiudendo a 375. Anche i rendimenti seguono e sono tutti fuori dalla danger zone: BTP a 10 e 2 anni sotto il 6%, BTP a 5 anni a 6,02, e la discesa non è stata a ondate come nelle ultime settimane (cioè con la sola BCE in acquisto). Siamo ancora lontani dalla fine del tunnel (ricordate i tre macroproblemi che ancora incombono?), ma almeno per ora respiriamo.
Se poi, oltre a respirare, volete pure farvi quattro risate, beccatevi questo grafico (aggiornato alla chiusura rispetto a quello pubblicato su Twitter stamani) con gli ultimi 5 anni di spread con ben evidenziati i tre governi che si sono nel frattempo succeduti: caruccio questo effetto Monti, vero? Maurizio Lupi, mi raccomando, clicca per ingrandire.
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Parare di “effetto Monti” è fattualmente errato: se così fosse, lo spread sarebbe dovuto calare non da ieri, ma da tre settimane.
Se invece dici che lo spread cala solo ora che i mercati hanno visto la manovra, allora è “effetto manovra”. La quale non è altro che la quarta manovra del governo italiano nel 2011 (20-30 miliardi che si aggiungono ai precedenti 60), che per il contenuto poteva essere stata fatta da Tremonti o da V. Visco, tanto è in linea con le precedenti.
L’unica differenza di rilievo (cosa non da poco, va detto) è il taglio delle pensioni. Ma anche qui non è Monti che taglia le pensioni, è il parlamento, e quindi il paese, che lo fa. Monti si è limitato a eseguire ciò che la sua maggioranza gli ha concesso di fare. Perché il PD stavolta, invece di scendere in piazza, e il terzo polo hanno permesso di aggiungere i loro voti a quelli mancanti della Lega, che sin qui aveva bloccato la cosa.
Hai ragione, lo spread doveva calare tre settimane fa.
No aspé, tre settimane fa lo spread è calato: da 550 a 467 (i circa 100 punti previsti giorni prima e che tu hai contestato fino allo stremo) http://blog.tooby.name/2011/11/18/siamo-di-nuovo-dove-dovremmo-essere-a-parte-che-nei-guai/
Poi sulla manovra pubblico l’articolo (già presente su DDC) nel pomeriggio.
Intanto buona arrampicata sugli specchi.
I fatti:
I 550 di cui parli sono il picco del 9 Novembre, durato un solo giorno, e toccato dopo che Berlusconi aveva già annuciato il giorno prima le sue dimissioni.
Berlusconi si è poi dimesso il 12 Novembre. Quel giorno (più precisamente il giorno prima, il venerdì) lo spread era a 456.
Avevo scritto una risposta lunghissima, ma dopo aver riletto il commento precedente mi rendo conto che l’unica risposta possibile dovrebbe essere “SKREEEEEEK” (complimenti alla tua manicure).
Lascio solo la parte iniziale e finale (quella centrale riprendeva tutto lo spread giorno per giorno, spiegando perché saliva e perché scendeva considerando le aspettative dei mercati, e che tralascio perché…):
Fin quando non capirai il ruolo delle “aspettative” nei mercati, continuerai a dire sciocchezze.
[…]
Infine chiediti come mai dopo tre manovre berlusconiane lo spread continuava a salire nonostante quelle come quest’ultima sono tutte tasse: chiediti cosa è cambiato, chiediti come mai un mese di Monti è stato sufficiente a far scendere di 200 uno spread salito di 500 in tre anni, di cui 300 in cinque mesi.
Calo di 200 in un mese dopo un aumento di 300 in cinque mesi. Ripeto: calo di 200 in un mese dopo un aumento di 300 in cinque mesi, ed è “solo” cambiato il governo (e con esso, oltre alla ventata di credibilità che da sola è valsa i circa 100 punti di spread nell’immediato, anche il fatto che c’è un governo senza tabù pensioni, senza tabù difesa a oltranza dei privilegi di casta perché sono una fetta fondamentale del nostro elettorato, ecc).
Mettiti l’anima in pace e dai sollievo alle tue unghie, e studia il ruolo delle aspettative nei mercati finanziari.
E studia pure il ruolo del Governo in una Repubblica parlamentare, dalla sua funzione programmatica alla corsia preferenziale per i suoi provvedimenti: il Parlamento è sovrano, ma chi regge il timone della barca è il Governo, e senza di esso avremmo un Parlamento in delirio ipertrofico di leggi senza alcuno schema logico (il Governo detiene anche il controllo sulla burocrazia, che fornisce questo tipo di studi, mentre il Parlamento non ce l’ha).
Ah certo, ora che vedi che 456 è più basso di 467 tiri in ballo le aspettative. E quando il 9 novembre, a dimissioni già annunciate, lo spread continuava a salire fino a 550 quali erano le aspettative degli investitori?
Ti ho citato dei fatti, ora ti dò la mia opinione su quelle che potebbero essere le mie aspettative da investitore potenziale estero in BTP: io da investitore potrei supporre di temere un po’ meno un futuro default italiano, perché ora c’è un governo che ha la possibilità di fare riforme strutturali, dato che su di esse ha un sostegno, apparentemente incondizionato, da parte dei 3/4 del parlamento, e poca opposizione, nel parlamento e nel paese. In realtà però, più che alla manovra che fanno in Italia guarderei a cosa viene discusso e deciso a livello europeo per risolvere la crisi dell’Euro.
Stando a Google, io tiro fuori le aspettative dal 2008 https://encrypted.google.com/search?client=ubuntu&channel=fs&q=site%3Ablog.tooby.name+aspettative&ie=utf-8&oe=utf-8 (Per esempio http://blog.tooby.name/2008/11/06/economics-for-dummies-borse-non-esiste-alcun-effetto-obama/ in cui spiegavo che non c’era alcun effetto Obama sulle borse per il semplice motivo che si sapeva avrebbe vinto da mesi – e che avrebbe vinto un democratico nel 2008 lo si sapeva da anni, per cui i mercati le aspettative sul presidente Obama le avevano scaricate già da mesi e mesi).
Poi ci sono gli articoli sulla crisi economica in cui parlo di aspettative per spiegare i crolli dei mercati dei mesi scorsi, che lascio al tuo piacere.
Dal momento che so di ciò che parlo (a differenza tua, evidentemente), so benissimo che non si può parlare di economia senza parlare di aspettative (in un libro di macro che si rispetti, almeno un quinto parla di aspettative direttamente).
Per cui, SKREEEEEEEEEEEK.
Come saprai, lo spread dal 6 dicembre è tornato a crescere. Stamani ha toccato 5.2, ora è a 4.9: “Effetto Monti” anche questo?
1) Leggi i giornali, bimbo, c’è stato il rolling dai titoli 2021 ai titoli 2022, l’aumento è normale (se ne parla da una settimana, s’informi);
2) Nonostante il rolling, il titolo è arrivato al massimo 60 punti lontano di massimi berlusconiani (580), e continua a rimanere intorno ai 100 punti previsti nell’articolo originale, quindi puppa, l’effetto Monti c’è e solo tu e i tuoi compagni con deficit di percezione della realtà non lo vedete;
3) Inoltre continui a ignorare i ribassi poderosi postmanovra, come se non ci fossero stati, e ripuppa;
4) La pressione resta elevata a causa del peggioramento delle condizioni di tutta l’Eurozona, uniti ai continui annacquamenti della manovra: tutto come previsto già nell’articolo originario, caro il mio smemorato cronico, quindi strapuppa.
Sappi che mi sono un po’ rotto di perdere tempo con questi commenti del ca**o in stile Emilio Fido. Affronta la realtà, salverai almeno le unghie.