Non più di due settimane fa discutevo con un altro blogger sull’opportunità di dare un assurdo diritto di replica a Maroni: una delle motivazioni per cui ho affermato che fosse assurdo è proprio il fatto di creare un precedente che avrebbe snaturato la trasmissione rendendola un Porta a Porta qualsiasi.
Detto fatto, è arrivata la richiesta delle associazioni pro-vita di fare il contraddittorio alle storie Englaro e Welby raccontate lunedì scorso.
Il che, diciamocelo, è un po’ come concedere il contraddittorio alla camorra: le storie Englaro e Welby non erano mica pro-morte, bensì pro-scelta. Tutto ciò che quelle storie hanno fatto è dire che bisogna fare in modo che un essere umano possa decidere per sé se vivere o morire, ed avere uno Stato che lo supporti qualunque sia tale scelta: se di morte, tutto il sollievo possibile; se di vita tutte le macchine e i medici del mondo.
Cosa vogliono contrastare le associazioni pro-vita, che già oggi godono dell’iperprotezione dello Stato, visto che neanche se depositi un testamento biologico giurato, controfirmato da un milione di notai e depositato in Comune hai il diritto di staccare la spina?
Meno male che sono solo quattro puntate: se questo è l’andazzo, fra un paio di puntate ci saremmo ritrovati pure il fantasma di Al Capone a leggere un elenco.
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L’errore base è stato quello di far entrare Vendola per parlare di omosessualità. Zerbino Fazio non si smentisce mai, se deve scegliere tra una cosa giusta e una sbagliata, fa sempre la seconda. O quasi, almeno. Maroni è stato indecente, Bersani e Fini ridicoli. Semplicemente, i politici SE entravano nella trasmissione, dovevano essere messi alle strette e gli si doveva chiedere di cose come l’inciucio, Don verzé, il G8 di Genova e così via. Un vaffambicchiere ben meritato a tutti.
Per come era la trasmissione originariamente, per me non c’erano problemi: bene o male, la politica è una parte importante di ogni Paese, e se vuoi fare una trasmissione sul crimine, sui diritti, etc. non puoi fare a meno di farli parlare, ma secondo le tue regole. Con Vendola, Fini e Bersani le regole sono state rispettate, con Maroni no, non è stato un invito, bensì una prepotenza (tra l’altro passando sopra la signora Aldrovandi, quei tre minuti erano suoi).
Per me, invece, è stato già chiaro dove si andava a finire facendo parlare Vendola con la scusa dell’omosessualità. Se volevano un omosessuale si invitassero Aldo Busi. Invitare mr. Santorro Santorro avrebbe offerto ovviamente il fianco a critiche persino maggiori. Purtroppo i ns ‘giornalisti’ sono fatti così, vedere Floris con il suo sorrisino stampato anche mentre B. lo insulta dà l’idea di che lecchini (tra l’altro Floris ha fatto outing dichiarandosi raccomandato, ma che dovremmo fare? un applauso?) siano. Pensare di avere i politici in trasmissione senza pagare dazio è ridicolo, questi sono come le biattole e blatte (cfr. Gli insetti del Podere), e la ‘giustificazione’ faziana elencando tutti i leader dei partitini è patetica. Su Maroni sfondi una porta aperta, è il segno che si riesce sempre a peggiorare se ci si impegna: chissà come s’é divertito Saviano a vederlo in azione, deve fare un bell’effetto avere per nemico il Ministro dell’Interno da cui dipende la tua vita!
‘TaFazziana’, più precisamente ndr