Ieri la differenza fra BTP e Bund (ovvero la differenza fra quanto rende il titolo a lungo termine italiano e il corrispondente tedesco) ha toccato nuovi massimi. Non è un bel segnale per le aste che avranno luogo il 10, 11, 24, 25 e 28 giugno.
Va detto che non è tutto demerito dei titoli italiani, quanto merito dei titoli tedeschi: si percepisce una certa paura sui mercati e gli investitori richiedono più Bund in quanto più sicuri, anche al costo di avere rendimenti inferiori. Infatti lo spread è salito anche rispetto a diversi altri Paesi europei, Francia compresa (che pure non è un Paese a rischio).
Tuttavia questo è un segnale di nervosismo dei mercati, e quando accade basta davvero un nonnulla per scatenare la tempesta: basti pensare ai crolli di borsa nell’ultimo mese, prima dei quali i mercati avevano lanciato segnali di questo tipo.
Forse il big crunch non ci sarà quest’anno, ma di questo passo il 2011 rischia di essere un anno da paura.
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Se poi guardiamo le elezioni del 2006, non le ha vinte il csx che prese con l'ulivo il 31% e FI+AN il 36%, cioè esattamente come adesso!
Anzi no: il PD per ora se lo scorda il 31.
L'Italia è un popolo di destra per natura, in puù c'è il rincoglionimento di massa, nonostante tutto Berlusconi è riuscito a perdere 2 volte.