Dopo Alfano, dopo Consolo, un altro lodo in vista: porta il nome di Maurizio Bernardo, manco a dirlo del PdL. Questa volta si toccano direttamente le nostre tasche perché diventerà più difficile, se non impossibile, punire chi ha sprecato denaro pubblico (ovvero il nostro). Il dolo Bernardo restringe il campo di intervento della Corte: ad esempio se il politico Tizio tiene una condotta che arreca danni all’immagine dell’Italia (e quindi perdita di soldi), ma quella condotta non è reato (magari perché depenalizzato ad hoc), all’Italia e agli italiani non spetterà alcun risarcimento. Saremo cornuti e mazziati.
Ma la riforma della Corte dei Conti è piena di sorprese, descritte nell’articolo. La casta protegge sé stessa, è noto: ma mi chiedo come gli italiani onesti possano sopportarlo.
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