(Il titolo sarà più chiaro più avanti)
Negli ultimi giorni è stata rilasciata la trimestrale di Microsoft, con più ombre che luci. A seconda del proprio bias, alcuni fra oservatori e analisti hanno visto soprattutto le note positive e i numeri, in sintesi (molto in sintesi) positivi anch’essi, mentre molti altri hanno visto un disastro evidente.
La trimestrale, a parte Xbox, va dal “rimaniamo a galla” di Office al “poteva andare peggio Vista” di Windows 8, fino alla completa Caporetto del tablet Surface. Mi voglio occupare in particolare di quest’ultimo, visto che Microsoft ha sostanzialmente tagliato questa voce di quasi un miliardo di dollari, fra invenduto e taglio dei prezzi di circa un quinto.
Surface è probabilmente il nuovo Zune, visto che Redmond ha commesso gli stessi errori fatti a suo tempo quando lanciò il suo lettore musicale. Nel caso di Surface Microsoft ha sbagliato su 3 delle 4 leve fondamentali (le quattro P) del marketing, ovvero quelle che decidono buona parte del successo di un prodotto. Ce n’è abbastanza perché Ballmer entri in ufficio col mitra, faccia una strage di dirigenti e poi si suicidi: le azioni raddoppierebbero nel giro di un’ottava. Ma torniamo alle P.
La prima P è il Prodotto: in sé Surface non è neanche un brutto aggeggio, almeno a livello hardware. Il problema fondamentale è che Microsoft non sembra aver avuto alcuna intenzione di venderlo a chi la desiderava. Luca, ad esempio, può testimoniare, con la ridicola vicenda descritta qui. Ma passiamo agli errori.
Microsoft ha sbagliato sulla leva del Prezzo, posto troppo in alto. Probabilmente ubriacata dal fatto che i consumatori sono costretti a comprare Windows quando comprano un pc, Microsoft si è probabilmente creduta Apple, che, qualunque prezzo fissi per i suoi prodotti, troverà molta gente che li comprerà religiosamente, nonostante si possano trovare prodotti uguali, ma senza il logo della Mela, anche a metà del prezzo.
Microsoft ha sbagliato sulla leva della Promozione, utilizzando spot che nulla dicevano del prodotto, a differenza, ad esempio, di quelli della Apple. Ve li ricordate gli spot degli iPhone, che ti dicevano che c’era un app anche per dare da mangiare ai criceti in wireless? Bene, questo spot mi dice che Surface è un frisbee rettangolare che può causare un contagioso ictus di massa non appena lo apri; quest’altro mi dice che Surface Pro favorisce il cazzeggio in ufficio, il che è un’ottima cosa quando si tratta di un prodotto PROfessionale (no? Voi non ballate sul tavolo del vostro capo mentre dovreste stare facendo qualcosa di produttivo? (( Anche se questo spiegherebbe i problemi di Microsoft. E che il sistema sanitario americano necessita davvero di una riforma. )) ); questo fa venire voglia di darsi alla droga: evidentemente quelli che si erano dati alla cocaina a causa di questo spot di Zune devono esserne usciti, provocando le proteste dei soci messicani di Microsoft. È l’unica spiegazione.
Microsoft ha sbagliato anche la quarta P relativa al Punto vendita: Surface, inizialmente, era disponibile solo online e attraverso qualche negozio temporaneo negli USA, mentre la distribuzione internazionale è andata a rilento. Il miglior modo per dire al mondo che non credi nel tuo prodotto è renderlo introvabile. Probabilmente erano inconsciamente certi del flop.
Concludendo: si tratta di errori che Microsoft aveva già commesso con Zune, dal quale evidentemente non ha imparato nulla. Magari Surface andrà a diesel, chissà, parte piano e andrà forte, ma in un settore che cambia velocemente l’invenduto obsoleto di Microsoft rischia di pesare assai.
A pochi giorni dal rilascio della trimestrale non so quale manager di Microsoft si è messo addirittura ad agitare il ditino, affermando che il successo del tablet da loro prodotto arriverà nel lungo periodo, e che l’iPad sarà invece un prodotto marginale. Nel lungo periodo, diceva Keynes, siamo tutti morti: ci dovete arrivare nel lungo periodo, figlioli, e questo fare da maestrini che fanno finta di non vedere l’evidenza del proprio fallimento è tutto il contrario di ciò di cui avrebbero bisogno, e per questo si preparano a commettere nuovi flop in futuro.
Da sostenitore del software libero questa vicenda non dovrebbe farmi né caldo né freddo, dovrei farmi una risata e andare avanti. Tuttavia, visto che ho un pezzo di carta che dice che ho studiato queste cose, penso sia utile puntualizzare queste scemenze a beneficio di aspiranti colleghi manager, affinché prendano quelli di Microsoft come esempio di tutto ciò che un manager non deve fare, in primo luogo non essere umile.
Chi non impara dai propri Zune è destinato a ripetere i Surface.
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Io lo trovo un ottimo prodotto, ma essendo appassionato di informatica ho potuto studiarlo da siti web specializzati e farmene un’idea. Stando alle pubblicità, invece, non si capisce neanche esattamente cosa sia…
Il punto è proprio quello: buon prodotto, venduto male.
Secondo me il prezzo e’ assurdo per quello che puo` dare questo prodotto. Pagare tanto per un prodotto che pur avendo una modalita` DESKTOP non puo` eseguire i file .exe . Senza dimenticare che le piattaforme ANDROID disintegrano quella MICROSOFT per numero e qualita` delle APP. Per poter sfruttare al massimo un giocattolino pagato molto devo avere delle app che me lo permettano ma la MICROSOFT al momento ne ha un numero limitatissimo. L’unica cosa che secondo me potrebbero fare e` quella di proporre un prezzo veramente aggressivo per continuare ad investire nel progetto ed un giorno poter giocarsela ad armi pari con ANDROID ed APPLE. Il surface RT inoltre offre un Tegra 3 che se pur un buon prodotto ormai e` superato da molti modelli. Penso che Surface RT sia stato un suicidio annunciato, il PRO e` piu` un ultrabook a vedere l’hardware quindi i termini di confronto sono altri.