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Articolo stagionato della settimana
[Economics for dummies] La Tobin Tax e l’economia irreale
Euforia e malinconia. Mentre all’estero hanno almeno qualche motivo di euforia, in Italia ci crogioliamo di mercati depressi da scandali e profit warning e di sondaggi che mostrano quanta poca memoria abbia una fetta non indifferente dell’elettorato. Un buon terzo dell’elettorato, infatti, si prepara a votare i politici più falliti della storia (berlusconiani e leghisti), convinti che la Storia degli ultimi dieci anni non sia lo specchio di gente evidentemente non capace di governare, bensì un complotto. Allora via con la proposta scotch di restituire l’IMU, in contanti, in banconote da 7 Neuro con la faccia di Paolo Maldini sopra, e al diavolo tutti i tentativi di razionalizzare spesa, tassazione e debito pubblico, come questo che, per quanto bucherellato, è almeno intrinsecamente coerente. Che il declino sia accelerato, allora, perché stroncare questa emozione fortissimamente voluta da sempre maggiori ingenuotti? Votiamo Abberluscone, diamogli il 51% e lasciamo che questo cancro ci porti all’allegra povertà che meritiamo. Forse i sopravvissuti a questo olocausto politico impareranno qualcosa, per la prima volta in oltre vent’anni, e chissà che non arrivino il 1789 e le Tuileries sulla strada di Arcore.
Abolire i derivati o gli incapaci ai posti di comando? Questa settimana ho provato a sfatare diversi miti sui derivati con due post, spiegando che sono molti meno di quanto si pensi e che il problema è principalmente chi li usa, specie quando questi vengono pacchettizzati senza alcun senso se non l’eleganza di una formula matematica priva di prudenza. Intanto si levano alte le voci di chi ne vuole una stringentissima regolamentazione, per non dire l’abolizione, dimenticando che i derivati, nei bilanci pubblici e privati, non ci sono arrivati da soli, e che prendersela con gli strumenti invece che con gli utilizzatori dei medesimi, oltre che ridicolo, è criminale: anche se abolissimo i derivati, questi continuerebbero a fare cretinate con altri strumenti, finanziari e non, è la Storia che ce lo ricorda. Questa è la realtà: distrarci con il non-problema dei derivati per darci un capro espiatorio da sgozzare, mentre le capre politiche potranno continuare a ruminare a nostre spese nel giardino dell’ignoranza.