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Guadagnare tempo. E affidarsi a san Gennaro

Saint JanuariusL’asta di BOT semestrali di oggi è andata meravigliosamente con rendimenti più o meno dimezzati. Stappiamo lo spumante? No.

Il quasi-Quantitative Easing messo in atto nei giorni scorsi dalla Banca Centrale Europea ha contribuito a farci guadagnare qualche mese di tempo prima che la crisi torni ad aggravarsi. Sempre in attesa del miracolo.

Sicché il pericolo di fallimento dell’Italia nei prossimi sei mesi è quasi scomparso, e le banche, con soldi freschi, si sono messe a comprare senza paura. Per sei mesi siamo a posto. Ma poi?

Man mano che le scadenze si allontanano, le cose si fanno peggiori. Il 2 anni quota 5%, il 5 anni il 6,23%,il 10 anni arriva al 7%, e questi non sono numeri da “tutto risolto”.

Ricapitoliamo i soliti tre macroproblemi:

  1. Italia in recessione: nella migliore delle ipotesi nel 2012 il PIL calerà di poco, ma calerà;
  2. Italia strutturalmente a crescita zero: aspettiamo la fase due di Monti, ma ormai ci spero poco;
  3. Europa in piena crisi di debito, che vorrebbe risolvere con austerity ma senza espansione monetaria, il che significa in pratica affidarsi a san Gennaro; le riforme chieste all’ultimo eurosummit, poi, ricordano tanto gli USA nel 1929.

È cambiato qualcosa rispetto a venti giorni fa? No, abbiamo solo guadagnato un po’ di tempo.

Per cui, piano con l’euforia. Domani c’è l’asta del BTP a 10 anni.

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