Gira il video di Oscar Giannino che sottolinea che non è che il debito pubblico è stato ereditato dalla Prima Repubblica, bensì è stato in gran parte costruito dalla successiva prima Repubblica e mezzo (alla seconda non siamo ancora arrivati). Tutto vero.
Però poi si passa dai numeri (innegabili) alle cassiate, dicendo che è ignobile accusare Craxi di essere un criminale, perché il debito l’ha fatto Berlusconi. Ennò, un attimo, il debito l’ha fatto pure Berlusconi, ma assolvere Craxi è un salto logico è enorme: Craxi fece aumentare il debito del 30% in rapporto al PIL in quattro anni, dal 65% all’85% (più che triplicandolo in termini assoluti [da 230 a 700 miliardi], con finanziarie di cui relatore, tra l’altro, era Maurizio Sacconi); per passare dall’85% al 110% (+30% di nuovo) di anni ne sarebbero occorsi sei, e ci sarebbe stato di mezzo Mani Pulite, la svalutazione, eccetera, mentre per triplicarlo in valori assoluti ne sarebbero occorsi dieci.
Per cui, stiamo boni: qua a Milano, sub Craxi, un chilometro di metropolitana costava oltre quattro volte (192 miliardi) quella di Amburgo (45), che veniva costruita in contemporanea. Non è che i 40 ladroni dell’ultimo quindicennio assolvono i 40 ladroni dei decenni precedenti.
Non facciamo confusione, da bravi.
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straquoto,
Il malaffare negli anni ’80 era cosi’ diffuso che pure Maurizio Damilano ci marciava, e se avanzava ancora qualche spiccio passava Rarstrehler..