Qui doveva esserci un articolo più generale sulla BCE, ma poi è uscito fuori un articolo troppo interessante per essere pubblicato nel weekend. Ne estrapolo solo una nota di colore, cioè la parte riguardante Lorenzo Bini Smaghi, membro designato dall’Italia (…) nel comitato esecutivo della BCE.
Nel comitato esecutivo siedono sei persone, di cui una sarà Mario Draghi, presidente della BCE, sicché, grazie a Bini Smaghi, un terzo dei seggi spetta all’Italia, e nessuno alla Francia. Apparentemente c’è disequilibrio.
Apparentemente: perché è semplicemente una questione politica, la nazionalità, visto che il criterio vero usato per scegliere i membri del comitato esecutivo è (o dovrebbe essere) un mix di autorità, esperienza e indipendenza, a prescindere dal passaporto. E infatti quando arrivò Trichet a presiedere la BCE, la Francia per un paio d’anni minacciò di tenersi due membri sui sei del direttorio, quindi non rompessero.
Per motivi che spiegherò nell’articolo annunciato sopra, Bini Smaghi non mi sta simpaticissimo, essendo lui un falco. Ma ha tutte le ragioni di questo mondo.
Non solo a livello giuridico.
Le sue dimissioni sarebbero niente di più, niente di meno che una gentilezza: non è obbligato, né può essere obbligato, e se i politici europei provassero anche solo a sfiorarlo, rischierebbero di finire in tribunale per violazione dei trattati europei.
Insomma, Bini Smaghi puoi toglierlo da lì solo “con gentilezza”. E cioè offrendogli un incarico di pari prestigio (che sarebbe stata la nomina a governatore della BCE, ma probabilmente s’accontenterebbe di meno). Ma!
Ma il nostro Berlusconi, da cafone qual è, per settimane ha parlato con Bini Smaghi solo per interposta persona o attraverso i media. E allora giustamente Bini Smaghi s’è impuntato, ed è dovuto intervenire Napolitano, che c’entra come il cavolo a merenda in tutto il cucuzzaro. Discorso simile si può fare per il Berlusconi francese, Sarkozy.
Insomma, non solo Bini Smaghi ha la legge dalla sua, ma i soliti parrucconi arroganti che guidano i Paesi che ricattano l’Europa si ostinano a fare i parvenu sciovinisti.
Per dire della mediocrità che governa l’Europa, e ci stupiamo se siamo in deltaplano sull’abisso…
Photo credits | jjron (Own work) [GFDL or CC-BY-SA-3.0], via Wikimedia Commons
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Violazione dell’articolo 108 del Trattato che istituisce l’Unione Europea, tribunale competente è la Corte di Giustizia dell’Unione Europea.
E c’è già qualcuno che chiede l’impeachment per Berlusconi e Sarkozy, oltre a me.
Immaginavo che avresti detto qualcosa del genere. Ancora una volta si conferma una certa superficialità nell’analisi del dato giuridico da parte tua:
1) a seguito dell’approvazione del trattato di Lisbona, il testo cui ti riferisci è stato inserito nel Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE) all’art. 130 (eccoti un link per tua comodità: http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2010:083:0047:0200:IT:PDF ); oltre a questo, ti segnalo un riassuntino istituzionale, che potrebbe esserti di una certa utilità in futuro: http://www.ecb.int/pub/pdf/other/mb201001-article2it.pdf .
2) a questo punto avrai letto, tra l’altro, che “i governi degli stati membri si impegnano a rispettare questo principio e a non cercare di influenzare i membri degli organi decisionali della Banca Centrale Europea o delle banche centrali nazionali nell’assolvimento dei loro compiti” (la norma è replicata pressoché esattamente mutatis mutandis anche nella nostrana l. 262/2005). Nonostante l’importanza del principio di indipendenza delle banche centrali, appare evidente che la loro efficacia è in certa misura rimessa alla buona volontà dei governi (che infatti “si impegnano” e non “si obbligano”), senza contare, appunto, che non è prevista alcuna sanzione per le infrazioni (ed è assai difficile immaginarne qualcuna…);
3) ti avevo scritto che ero perfettamente d’accordo sui vari profili dell’indipendenza, ma avevo sottolineato che non ci fossero procedimenti o sanzioni per l’eventuale infrazione: anziché controllare attentamente, hai risposto con una certa superficialità…accodandoti a dichiarazioni rese da altri. Anche io auspico che Berlusconi se ne vada, ma non mi agito in situazioni come questa, in cui non c’è la più remota ipotesi che succeda, mentre ci sarebbero altri casi di assai maggior gravità.
Come ti pare, le norme sono lì.
Molto elegante, proprio il tipo di cose che fanno le persone che contesti: hanno torto e censurano gli altri. Almeno un minimo di verifica avresti potuto farlo, ma ammettere poterti essere sbagliato deve costarti parecchio evidentemente. La prossima volta, almeno, mettici un po’ più di cura quando parli di diritto, perché non è la prima volta che prendi un abbaglio. Il tuo “watchdog”
What?