Ribadisco, Berlusconi è stato ignorato dai mercati

Pare che stia girando voce che ieri i mercati hanno fatto finta che Berlusconi abbia cominciato a parlare alle 16 come previsto inizialmente, sicché i crolli che sono iniziati alle 16 erano una risposta “preventiva” a Berlusconi. Niente di più falso.

Alle 12:16 risale questo mio tweet in cui ho scritto:

Spoiler alert: il prossimo tracollo, da come stanno le cose, è previsto per le 16

Il rinvio del discorso di Berlusconi alla Camera era stato deciso almeno mezz’ora prima (e quando ho scritto quel tweet lo sapevo).

Perché avevo la ragionevole certezza che alle 16 si sarebbe scesi con dolore?

Perché alle 16 sarebbe uscito il dato ISM non manifatturiero: questo dato macroeconomico non è stato troppo buono (come mi attendevo), neppure tanto brutto, ma il mercato aveva davvero bisogno di una buona notizia dopo una mattinata nervosa. La buona notizia non è arrivata, il mercato ha tentato un guizzo verso l’alto, come a dire “vabbé, in fondo questo dato non è poi troppo male”, ma l’illusione è durata poco, visto che poi è capitolato verso il supporto a quota 6650 (secondo target dei ribassisti da quota 7000) e, al suo cedimento, il supporto a quota 6550, dove si è fermato. Tutto come da manuale, come vedete nel grafico a fianco (non ho inserito didascalie – si vedono bene le 12 e le 16 sull’asse delle ascisse -, ma se servono fatemi sapere che le inserisco).

Come dicevo stamattina, Berlusconi non c’entra niente, i mercati lo ignorano e basta.

[No, non ho approfittato del ribasso, pur sapendolo, perché un trade a quell’ora e in quella situazione violava le mie regole]

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5 Comments

    1. Vediamo:
      1) il premier italiano non annuncia nessuna correzione al suo disastroso governo del Paese;
      2) intanto governo e parlamento vanno in vacanza lasciando il Paese senza una guida solida;
      3) i dati macro indicano che la crescita sta rallentando e l’Italia domani potrebbe vedere certificato il suo ritorno in recessione;
      4) Trichet annuncia che l’inflazione potrebbe ancora salire, per cui non sono esclusi nuovi rialzi ai tassi d’interesse che quindi comporterà un ulteriore rallentamento della crescita specie nei Paesi periferici;
      5) il mercato obbligazionario dei Paesi periferici è ancora traballante per i motivi di cui sopra, sicché la BCE potrebbe ancora intervenire sui mercati per comprare carta straccia;
      6) l’Italia potrebbe ritirarsi dal mercato obbligazionario e non partecipare al salvataggio della Grecia.

      Sicuramente avrò dimenticato qualcosa, ma penso che quando detto sopra dimostri abbondantemente che la gente vende perché ha paura (in termini tecnici, ribilancia il proprio portafoglio per rispecchiare un aumento del rischio).

  1. Non volevo dire che la causa della crisi sia la speculazione, questo, tu, phastidio e altri, lo avete spiegato per bene. Mi domandavo però se anche oggi, nel caos totale, nessuno avesse tentato di speculare. Devo ringraziarti perché, tra tutti i blog di economia, il tuo spiega tutto nei dettagli e in maniera semplice per chi, come me, di economia ne capisce poco. 

    1. Figurati, io volevo solo dare una risposta che non fosse un semplice sì o no, bensì spiegare in modo completo cosa ha innescato il sell-off.

      Alla domanda se c’è stato chi ha venduto allo scoperto, la risposta è certamente sì (pur se nei limiti imposti dalla Consob), ma si è semplicemente approfittato del panico scatenato da vendite reali e, soprattutto, dal fatto che il mercato sia molto sottile, ovvero c’è pochissima gente che compra. Con elevata probabilità, chi ha venduto allo scoperto ha ricomprato nella medesima seduta (troppo rischioso lasciare aperte posizioni overnight in questo momento).

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