La buona notizia è che se la manovra viene approvata senza spargimenti di sangue (ovvero senza l’approvazione di codicilli assurdi, tipo spese a pioggia o salva-Fininvest – no, non mi fido di Ghedini), i mercati si sentiranno rassicurati dal fatto che in caso di necessità Governo e Parlamento, maggioranza e opposizioni faranno il necessario (il che significa anche una bella patrimoniale). Il default, insomma, non sarebbe dietro l’angolo.
Resta però il peggio del peggio, e cioè che la manovra è inefficace, rinvia molto ad un futuro relativamente remoto e soprattutto non contiene quelle cose che sono fondamentali per far ripartire la crescita (e che sono molto impopolari). Insomma è più una manovra per rimandare ciò che è sempre più irrimandabile, sicché ci ritroveremo l’anno prossimo con una nuova manovra e chissà come sarà.
Non dimenticate che l’Italia è a un passo dal ricadere in recessione.
Photo credits | George Shuklin [GFDL, CC-BY-SA-3.0 or CC-BY-2.5], via Wikimedia Commons
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