Ieri sera, a Ballarò, come suo solito, ha telefonato, ha insultato Floris e ha riattaccato senza rispondere alle domande, come pure, all’inizio della telefonata, aveva detto di fare. Insomma, fa scherzi telefonici come se niente fosse, tra l’altro negando l’evidenza (cioè che Napoli, nonostante lui abbia risolto tutto, è ancora stracolma di rifiuti).
Ha detto che avrebbe risolto il problema dei rifiuti in dieci o tre giorni, ripetendolo ogni due settimane come se non fosse successo niente.
Ha detto che avrebbe nominato un nuovo ministro dello Sviluppo Economico la settimana prossima, ripetendo questa cosa praticamente una volta al mese nel corso dei cinque mesi di vacanza del ministro.
Possiamo pensare (grazie a Ghedini) che se una ragazzina gli dice di essere la nipote di Mubarak, lui abbocca con amo, esca e lenza, come un Trota; in alternativa possiamo pensare che ormai spara balle senza neppure verificare che possano essere minimamente credibili.
Tornando indietro nel tempo si può pensare alle evidenze negate, piccole come il fatto che in tv ci sia pluralismo e grandi come la crisi che non è esistita per diversi mesi, nonostante gli indicatori economici andassero a precipizio; si può pensare al narcisismo patologico di questo signore quando chiede ai suoi umiltà e fine dell’esibizionismo, quando lui pretende come se niente fosse tutto il potere che può e poi si mette a fare corna e cucù agli altri capi di Stato e di governo.
Sconfiggeremo il cancro in tre anni.
Insomma, in base a tutti questi episodi e a molti altri che non ho il tempo di elencare, per me si evince che Berlusconi è malato e i suoi medici non hanno il coraggio (o l’interesse) di dirglielo: demenza senile, Alzheimer, qualcos’altro. Il fatto che le cazzate che questo signore ha sparato nell’ultimo anno siano così tanto meno credibili rispetto a quelle che raccontava due o cinque anni fa, mi fanno ritenere che le sue condizioni si siano aggravate.
Non ci sarebbe da stupirsi di ciò: Berlusconi, nonostante le tinte, i lifting, i vestiti, i tacchi, il cerone, è un uomo di 74 anni, e non sembra avere nemmeno la metà della lucidità che hanno gli ultracentenari sardi.