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Vuoi vincere il premio Nobel?

Ho avuto un breve (perché non è che volessi perdere la mia vita in una causa persa) scambio di battute con un berlusconiano sfegatato. Gli ho chiesto come mai per Fini il teorema “Non poteva non sapere” era valido, mentre per Berlusconi (e per tutti gli altri, tipo Craxi) era una boiata logica.

Lui mi ha risposto che in quel caso era vero, cioè che nel caso di Berlusconi era lecito potere non sapere. E perché? Perché, dice lui, in 127 processi Berlusconi è sempre stato assolto.

Ora, qui abbiamo una grossa dissonanza:

Insomma ricordano bene che il loro eroe nano ha affrontato con indomito e divino coraggio legioni e legioni di magistrati rossi con le forche in mano, mentre non ricordano che il loro eroe nano si è sempre cagato sotto dalla paura, tanto che dopo aver pianto sotto la doccia, il nostro impavido s’è buttato in politica per difendersi DAI processi e non NEI processi.

Dunque, si ricorda il falso Berlusconi eroe, si dimentica il vero Berlusconi cagasotto.

Dopo sedici anni di evidenze oltre ogni limite, ci sono ancora milioni di persone che credono nelle favole. Poiché, a questo punto, anche uno scimpanzé si sarebbe accorto della truffa, mi sto convincendo del fatto che i berlusconiani abbiano un difetto genetico che gli fa vedere elefanti rosa volanti in cielo. Trovarlo potrebbe valere il premio Nobel, magari si scopre che esiste una sottospecie diversa di homo sapiens sapiens.

Ma soprattutto servirebbe a scoprire un accidenti di cura per liberarci di questo piazzista da Arcore (e fra poco ci manderà quelli del CEPU a convincerci porta a porta per davvero).

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