… a nulla comprare un dominio estero per tentare di aggirare il bavaglio. Non serve neanche trasferirsi su un server estero se voi rimanete in Italia o comunque cittadini italiani. Se si aggira il bavaglio si commette un reato, e se si è cittadini italiani o lo si commette mentre si è in Italia, qualunque sia la nazionalità, si è comunque perseguibili in Italia. Quindi se intestate a voi stessi un sito all’estero, siete comunque rintracciabili e perseguibili. Dunque si è al riparo dalle conseguenze penali della legge bavaglio solo se il dominio è su un server straniero (in un Paese che prevede libertà di parola e di stampa) ed è intestato a un cittadino straniero (di un Paese civile), poiché quest’ultimo non è perseguibile in Italia. Se poi su quel sito ci scrivete voi cittadini italiani (il cittadino straniero funge da prestanome), siete ancora perseguibili in Italia, ma scoprirvi è decisamente più complicato (a meno che non scriviate i vostri dati personali). Scrivo questa nota solo per evitare falsi sensi di sicurezza. Ah, espedienti del genere sono tipici della resistenza di Birmania, Cina, Corea del Nord, Cuba, Iran e altri: siamo caduti proprio in basso, eh?