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Un breve pensiero per Marrazzo

Dal mio punto di vista se Piero Marrazzo va a trans o a “normali” mignotte o se si fa di cocaina e compagnia bella, è assolutamente irrilevante (purché non lo faccia in orario di ufficio e con i soldi dei contribuenti – i problemi in famiglia, se ne ha una, non sono ugualmente rilevanti).

Il governatore del Lazio ha sbagliato fornendo versioni contraddittorie della storia, sbugiardandosi da solo, mentendo agli elettori, ed è gravissimo.

È la stessa questione di Silvio Berlusconi e Noemi Letizia: il problema è il mentire alla nazione (o alla regione, che è lo stesso), non tanto il fatto in sé (che per quanto possa sembrare brutto, sono certo che gli italiani avrebbero perdonato sia Berlusconi che Marrazzo, purché avessero fatto mea culpa).

Ma Marrazzo si è comportato nel medesimo, schizofrenico modo in cui si è comportato Berlusconi nella vicenda Noemi, e pertanto non si può non arrivare alle medesime richieste: “Dimissioni subito”.

A questo si aggiunge anche un importante effetto collaterale: se rimanesse nella sua posizione o addirittura si ricandidasse nel 2010, il Popolo del Marciume potrà senza problemi ricordare in ogni dove che “anche voi avete le zoccole negli armadi” (Roberto Maroni lo ha appena supplicato di non mollare, perché, nella sua visione distorta delle cosa pubblica, il mentire alla gente è una questione personale).

Un consiglio casomai capitasse a qualcun altro: conviene dare una e una sola versione che sia coerente con i fatti (di solito si tratta della verità).

(Scusate la totale mancanza di stile, ma sono leggermente influenzato 🙂 )

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