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Kyoto: che prima o poi si sarebbe dovuto pagare era ovvio. Con la quota di energia elettrica prodotta da combustibili fossili che ha l'Italia non abbiamo molta scelta. Forse c'erano modi per pagare meno, ma non credo i margini fossero granché.
Il problema è comunque cronico e di carattere tecnologico: come la produci tanta energia a costo ragionevole senza emettere CO2?
Pagare di più forse è un modo, pur doloroso, di entrare nell'ottica di consumare meno… ma soluzioni indolori non penso proprio ce ne siano.
Il problema è il seguente: i nostri omologhi pagano come noi? A una prima occhiata se pure pagano oggi non pagheranno domani, ad esempio se ricordo i faraonici investimenti sul solare che la Germania ha in progetto di fare a breve termine (solare in Germania è come permetter loro di pisciarci addosso).
E se loro non pagano, perché noi paghiamo?
IMHO ha senso confrontare solo paesi che non usano energia nucleare.
Certi investimenti nelle rinnovabili bisogna poterseli permettere, almeno io rimango ancora scettico sull'aspetto economico. Sono curioso di vedere che risultati otterranno i tedeschi comunque.