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Quell’aborto chiamato Partito Democratico: sia lodato Bettino

Sono rimasto stupito e sconvolto per le parole che Walter Veltroni, già segretario del Partito Democratico, ha riservato per Bottino Craxi, premier oltre vent’anni fa.

Craxi non fu uno statista, bensì un criminale. E pure un criminale scemo: andò in Parlamento e in tribunale a dire «Sì, rubavo, lo facevano tutti, del resto», nella speranza che i suoi colleghi salvassero lui e sé stessi. Invece gli altri, che evidentemente non erano tonti, lo lasciarono cuocere nel suo brodo, costringendolo a fuggire latitante in Tunisia per non scontare la giusta condanna. Gli altri, quelli furbi, aspettarono qualche anno e si autoassolsero (erano gli anni del centrosinistra, non vi dico chi era premier all’epoca…).

Craxi era un corrotto. Un corrotto che ha usato i nostri soldi per i suoi affari: nel corso dei suoi governi questo tizio ha fatto scoppiare il debito pubblico di diverse decine di punti in rapporto al PIL. In quattro anni, dal 1983 al 1987.

Per cosa? Di solito ci si indebita per garantire una più forte crescita alle generazioni future, grazie alle opere pubbliche finanziate con quel debito.

A distanza di vent’anni, adesso che siamo nel lungo termine, con un Paese che da dieci anni cresce in media dello 0,9% l’anno, che va a puttane nonostante le parole non negative di Giulio Tremonti, voi vedete un’eredità positiva di Craxi? Vi sembra che quei soldi siano stati usati per garantire a noi che viviamo oggi un maggiore benessere?

Il PD, per bocca di Veltroni, elogia un criminale. Il PD vorrebbe infilare questo criminale nel suo Pantheon.

Il PD somiglia sempre più ad un aborto.

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